Con una gonna corta su un treno affollato.

di | 27 de Settembre, 2023

Ciao, mi chiamo Fernanda, ho 21 anni e vivo a Rio de Janeiro, dopo aver raccontato alcuni casi che mi sono capitati o che ho raccontato ad amici che ho a Mirc, ho deciso di scrivere qui.

Bene, affinché tu sappia qualcosa in più su di me: sono bianco, ho i capelli castani lisci con riflessi biondi, occhi castani, ho 1,67, 58 chili, ho le gambe grosse, un culo grosso, un seno medio-piccolo e il mio la figa è stretta. Sono vari, a volte calvi, a volte pelosi, ma sempre profumati.

Oggi vi racconto cosa mi è successo l’anno scorso mentre andavo a scuola, abito nella Zona Nord e studiavo in Centro, la mattina quindi per evitare di prendere il traffico prendevo il treno da scuola. Avevo un amico che mi accompagnava sempre e c’era un ragazzo che ogni tanto andava.

Tutti i giorni era uguale, il treno era sempre pieno, eravamo stipati dentro e ogni giorno c’erano dei ragazzi che si avvicinavano e spazzolavano me e il mio amico.

Con il passare dei giorni, ho iniziato a notare che erano sempre gli stessi ragazzi che ci giravano attorno e si approfittavano di noi. Il ragazzo che accompagnava l’agente è andato a lamentarsi con uno dei ragazzi e ha finito per essere picchiato, i suoi amici hanno addirittura rubato i soldi, l’orologio e lo zaino del mio amico. Quel giorno ho avuto paura e uno di loro mi ha detto che non sarebbe successo niente né a me né a Patricia, la mia amica che mi accompagnava sempre.

Il giorno dopo io e Paty andammo a scuola da soli, perché il ragazzo che ci accompagnava aveva detto che non avrebbe più preso il treno per andare a scuola, e come sempre i ragazzi non smettevano di toccarci e di spazzolarci. per noi è sempre stato così. , un ragazzo si è fermato dietro di me e gli altri sono rimasti intorno per mascherare il ragazzo dietro di me, ha tirato fuori il suo cazzo e mi ha massaggiato il culo, ci ha messo la mano sopra e mi ha stretto il culo, mi ha messo anche la mano sulla figa, sempre. da dietro per non dare nell’occhio, a scuola mettevo sempre i pantaloni e mi mettevano solo le mani sui vestiti, all’inizio avevo un po’ paura ma poi ha cominciato a piacermi, mi hanno messo nei pantaloni un foglio con il loro numero di telefono . tasca (ma non mi importava), a volte ci mettevano anche dei soldi, quello che non mi piaceva era che mi prendevano in giro, mi lasciavano i pantaloni sporchi, ogni volta che arrivavo alla stazione dovevo vado in bagno a pulirmi i pantaloni.

Era sempre per andare a scuola, perché al ritorno tornavo in autobus o in autostop e così è rimasto fino alla fine dell’anno, io e Paty prendevamo sempre il treno nella stessa carrozza, indossavamo anche i loro mutandine e reggiseni.

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Poi, verso la fine dell’anno, Paty ha avuto un’idea, andare a scuola con la gonna invece di indossare i pantaloni come facevamo sempre, io ho accettato e abbiamo iniziato, entrambi abbiamo concordato di indossare una gonna e di togliere i pantaloni lo zaino. . da usare quando arriviamo a scuola.

Indossava scarpe da ginnastica bianche, una camicetta scolastica bianca, una gonna corta nera (come quelle che Sabrina indossava in BBB) e un reggiseno e mutandine di pizzo rosso.

Quel giorno è stato il viaggio a scuola più lungo della mia vita, quando siamo saliti sul treno i ragazzi ci hanno guardato e hanno sorriso, hanno fatto un giro veloce come sempre, il ragazzo dietro ha tirato fuori il suo cazzo e me lo ha strofinato contro il culo, io ha sentito il suo cazzo strofinarsi contro le mie mutandine, ha iniziato a mettermi la mano sotto la gonna, ha messo da parte le mie mutandine e ha iniziato a massaggiarmi e a mettermi il mignolo dentro, mi ha abbracciato forte e ha strofinato il suo cazzo contro la mia figa, potevo sentirlo . Stavo provando. per entrare, quando ho sentito la sua testolina entrare mi sono mossa e non l’ho lasciato entrare, era senza preservativo e mi pompava con il suo cazzo sfregandomi la figa ma quando sono entrata è venuto e mi ha imbrattato dappertutto, mi sono riempita tutto il latte poi un altro mi è venuto dietro e ha iniziato a strofinare, si è strofinato il cazzo da dietro e ha messo la mano davanti alla mia figa, l’ha messo dentro ma io l’ho tirato fuori e lui ha continuato a toccare e strofinare. Io fino al mio arrivo e anche lui.

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Quando sono arrivato alla stazione mi sono lasciato andare e sono andato direttamente in bagno a lavarmi e a mettermi i pantaloni. Avevo le mutandine tutte coperte di sperma, hanno strappato le mutandine di Paty e le hanno messe anche a lei.

Ci siamo ripuliti tutti e due, ci siamo messi i pantaloni e siamo andati a scuola, è stato l’ultimo giorno in cui abbiamo preso insieme il treno per andare a scuola, è stato uno dei viaggi più lunghi e piacevoli.

Ancora oggi ho la biancheria sporca, a volte la raccolgo, ricordo quel giorno e mi masturbo.

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