Compagno di classe sposato – Storie erotiche

di | 20 de Novembre, 2023

Studiavo di pomeriggio in un’università della mia città, nel mio gruppo c’erano 6 ragazze e 3 ragazzi, me compreso. Erano tutte sposate o frequentate, una di loro, che chiamerò Stephanie, aveva 27 anni, bionda, 160 cm, belle tette siliconate e bel culo, anche lei era fidanzata, ma ogni volta che si parlava di sesso, finiva lasciarsi andare e giocare molto in gruppo. Un giorno, lei e un altro membro del gruppo hanno deciso di andare ad una festa doposcuola, una festa in maschera, ed eccola lì, come una piccola strega, molto sexy. Mi ha chiesto se io e un altro amico potevamo accompagnarli alla festa, cosa che abbiamo fatto. Lungo la strada c’erano la mia collega e l’altra ragazza sul sedile anteriore, e io e Stephanie sul sedile posteriore. Con mia sorpresa lei si è abbassata la camicetta e ha tirato fuori i suoi bellissimi seni, e io non ci ho pensato due volte e li ho accarezzati, e guardandoli a poco a poco mi sono innamorato, li ho succhiati entrambi in modo davvero delizioso, mentre gemette piano, ma in quel momento il mio compagno era già salito sul posto e osservava tutto attraverso lo specchietto dell’auto. Senza perdere tempo, mi sono chinato finché non ho trovato la sua figa già bagnata, che implorava il cazzo. E per non perdere tempo, prima che si rendesse conto di quello che stava succedendo, ho tirato fuori il mio cazzo e gliel’ho fatto succhiare, e che pompino clamoroso, come pochi altri, me lo ha ingoiato tutto e si è fermato solo quando si è strozzata.
Le ho chiesto di sedersi sul mio cazzo e lei lo ha fatto. Mentre ovviamente i due davanti avevano già visto tutto e ridevano a crepapelle, scherzavano e si divertivano con la macchina in movimento, io alla fine mi sono goduto tutto quello che c’era in quella figa calda. E appena arrivati ​​a destinazione, sono partiti per la festa. Ed è diventato il nostro segreto di stato. Naturalmente, ho finito per scoparla ancora qualche volta al college e nell’auto che avevo in quel momento.
Ma questo è per la prossima storia!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *