Bellezza XL: Viviane

di | 5 de Febbraio, 2023

Viviane era una bella donna grassoccia con lunghi capelli rossi e scintillanti occhi azzurri, dotata di un corpo dalle forme rigogliose che stimolava i desideri maschili più lascivi e avidi; tuttavia, si conosceva molto bene e aveva sempre accarezzato il sogno ad occhi aperti di sottomettere gli uomini alla sua volontà e ai suoi capricci, senza mai accettare di inchinarsi a loro o servire la loro spudorata lussuria. Adottò questo comportamento dopo aver indagato sull’origine del suo nome, che deteneva più della nobiltà storica, e scoperto la leggenda arturiana della strega Viviane che, con il suo amore, schiavizzò Lancillotto, il quale la servì in ogni modo possibile. Questo era esattamente quello che voleva nella vita: un gentiluomo che soccombesse al suo amore e realizzasse ogni suo desiderio.

Da quel momento in poi, tutti gli uomini che incrociarono la sua strada si ritrovarono schiavi della sua straripante sensualità, esaudindo tutti i suoi desideri e desideri, dal più semplice a quello che finiva per consumarli con la sua stessa cieca voluttà. Ogni desiderio esaudito veniva ricompensato con una sessione di sesso bollente in cui era lei a dirigere lo spettacolo, adottando un’aria prepotente e sottomettendo il maschio che soccombeva al suo piacere rimanendo fedele e sottomesso. . Questa folle fantasticheria scatenava in Viviane una tale lascivia che a volte bastava che il soggetto la baciasse e leccasse i suoi piedi per farle sperimentare una profusione di sperma che lasciava scorrere liberamente la sua vulva.

Alla fine di tutto, avendo ottenuto ciò che voleva, Viviane liquidò l’argomento come qualcosa di inutile che era servito al suo scopo; questo le fece guadagnare un seguito di uomini, disgustati dal trattamento che stavano ricevendo, che desideravano ardentemente che qualcuno li vendicasse e desse a Viviane la ricompensa che meritava; purtroppo per loro, pochi sono stati quelli che hanno raccolto la sfida e quando si sono resi conto della trappola in cui stavano per cadere, si sono ritirati, salvaguardando la loro dignità e integrità. C’è stato sicuramente un caso a parte che ha suscitato molto scalpore quando è stato rivelato di cosa era capace questa bellissima giovane donna. C’era in città un certo Dom Vespasian, notoriamente noto per essere un ottimo praticante delle arti del BDSM, che sta per “Slavery, Discipline, Domination, Submission, Sadism, and Masochism”, pratica riservata a una cerchia di persone con un pedigree. e talento in quelle arti, nelle quali fu inserito come figura di spiccato rilievo.

Dopo aver appreso del comportamento violento di Viviane, si è offerto di addomesticarla e poi mostrarla pubblicamente come una delle sue schiave più sottomesse, distruggendo la sua immagine di femme fatale; Per questo motivo Dom Vespasiano cominciò a corteggiarla con fiori e dolci che venivano loro dati dalle mani di servi che lo servivano con espresso ordine che non sapesse da dove venivano tanti piaceri; Viviane fu presto deliziata dai regali che arrivavano costantemente e sempre accompagnati da un biglietto pieno di cortesia, ma senza indicazione del mittente; ma pur compiaciuta di tanta enfasi su questo corteggiamento insinuante, Viviane non nascondeva la sua enorme curiosità di scoprire chi c’era dietro a tutto.

Osservandolo da una distanza strategica, Dom Vespasian aspettò finché non sentì che era giunto il momento del suo ultimo assalto. Mandò un messaggero con l’incarico di invitarla a cena nel ristorante più sofisticato della città, dove avrebbe finalmente incontrato il suo fidanzato; Devastata dall’eccitazione che veniva a inumidirle la vulva, Viviane accettò l’invito e si preparò con la cura necessaria per l’occasione; tanto che quando è entrato in sala da pranzo, nell’ambiente regnava un silenzio quasi sepolcrale dove si percepivano decine di sguardi avidi e stupefatti; Viviane indossava un abito attillato con spalline romane e una profonda scollatura di esorbitante generosità, e tutte le sue forme voluttuose risaltavano stranamente.

Lo stesso Dom Vespasian deglutì a fatica quando vide questa donna esagerata che rotolava attraverso la stanza e aspettava che qualcuno venisse a prenderla per incontrarla; il maggiordomo gli uscì incontro e gli mostrò il tavolo dov’era il suo ospite; Dom Vespasian si alzò e le andò incontro, inchinandosi a lei e prendendole la mano in segno di saluto formale; Un brivido percorse la schiena di Viviane quando sentì il tocco deciso e caldo della mano del Dom e sentì che la notte era ancora giovane.

Hanno gustato un sontuoso pasto innaffiato da ottimi vini d’annata e scambiato frasi per conoscersi meglio. Vespasiano era veramente incantato non solo dalla bellezza, ma anche dallo spirito della sua ospite e immaginava già che bella schiava sarebbe stata, abbellendo ulteriormente il suo harem pieno di bellezze sottomesse e sempre disponibili; capì presto anche che lei non sarebbe stata una conquista facile, tanto meno che si sarebbe arresa a lui al primo incontro; tuttavia, ha osato seguire il suo piano. Terminata la cena, la invitò a casa sua per un bicchiere di porto; Viviane ha scherzato sul fatto che non sarebbe stata una buona idea accettare l’invito poiché era la prima volta che si erano incontrati, ma la sottile insistenza di Vespasiano l’ha convinta del contrario.

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Installati nel grande salone della casa di Vespasiano, assaporarono l’aperitivo e dopo un altro piacevole scambio di battute, il ragazzo decise di balzare, manifestando il suo interesse per la giovane, preparandosi a darle tutto ciò che desiderava per una notte di divertimento. . “Forse voglio tutto!” E come saremmo? rispose con tono ironico; Vespasiano guardò il viso bianco, le labbra carnose socchiuse ancora in attesa di un bacio, gli occhi azzurri il cui scintillio inquietante, e ritenne utile il gesto.

“Non ho obiezioni, purché accetti di conoscere le mie preferenze piuttosto insolite” rispose con fermezza, fissando quel faccino che aveva un che di diabolico.

– Bene, mostrami le tue preferenze! – Quello ? lei ha risposto con determinazione.

Con gesti signorili, Vespasiano prese la mano di Viviana e insieme si avviarono verso l’ala più lontana della residenza. “È la mia stanza rossa. Se entri e non ti piace quello che vedi, ti chiedo solo di mantenerlo riservato! dissero quando si trovarono davanti a una nobile porta di legno scolpita con simboli sessuali. Viviane accettò e appena entrata si trovò davanti un ambiente pieno di accessori destinati al piacere in tutte le più elaborate forme di dominio e sottomissione. Dopo aver esaminato attentamente l’intero interno di questa stanza, si rivolse a Vespasiano e gli prese il mento, baciandogli le labbra.

Allo stesso tempo, il soggetto fu sopraffatto da una strana estasi che sembrò annebbiargli la mente e lo spirito. – Togliti i vestiti, cameriere! Mostrami cosa hai per me! ordinò Viviane, il cui tono aveva assunto una nota espressiva e autoritaria; Trovandosi incapace di controllare la propria volontà, preso da qualcosa al di là di se stesso, Dom Vespasian obbedì all’ordine della sua ospite spogliandosi davanti a lei. Con gesti e movimenti studiati, Viviane circondò il corpo del soggetto, esaminandolo da vicino fino a trovarsi di fronte a lui, appoggiandogli il membro duro nel palmo della mano. “Masturbati per me, voglio vedere il tuo strumento in azione!” ordinò ancora e Vespasiano continuò a masturbarsi vigorosamente il proprio membro, cosa che non aveva mai fatto, perché aveva sempre avuto uno schiavo al suo servizio.

Mentre la situazione prendeva il suo corso insolito, Viviana estrasse una frusta e procedette a frustare le natiche di Vespasiano, chiedendogli di mostrare più vigore nella sua masturbazione, alla quale rispose con cieca obbedienza; le sferzate sono punteggiate, lasciando lividi sulle natiche di Vespasiano, che continua il suo atto solitario al suono degli ordini pronunciati da Viviane, la cui espressione di scherno si mescola ad un’altra di profonda estasi per il piacere che successivamente le percorse le viscere di orgasmi prorompenti che colava abbondantemente dalla sua fica mentre i suoi capezzoli gonfi cominciavano a dolere, tale era la sua eccitazione per la scena che si svolgeva davanti a lei.

Improvvisamente, Viviana ordinò a Vespasiano di stare fermo mentre lei prendeva una cinghia di cuoio e cominciava a bastonargli membro e testicoli, stringendolo fino a provocargli un forte dolore che lo fece cadere in ginocchio davanti a lei; Usando sempre un dildo di proporzioni inquietanti, le ordinò di mettersi a quattro zampe sul pavimento; appena ubbidiva spalmava il dispositivo di olio minerale e poi cominciava a pungere il sigillo anale del maschio fino a che non riusciva ad inserire l’oggetto, costringendolo a lacerare l’orifizio per ricevere l’intruso, che introduceva a poco a poco come se ha avuto un grande piacere nel farlo. E nemmeno i grugniti e le grida rauche di Vespasiano potevano impedirgli di continuare il suo destino.

Dopo un momento, quando Vespasiano non poté discernere quale fosse il suo stato di degradazione, fu assalito da un piacere indescrivibile che univa la masturbazione con l’impalamento cui fu sottoposto da una donna le cui attitudini furono per lui corollario di impressionanti e dolorose sorprese. ; e fu in questo clima che lo avviluppò, rendendolo incapace di mostrare alcuna reazione, che Vespasiano provò un orgasmo di dimensioni mai sperimentate prima, il suo corpo vibrò di lunghi brividi, i suoi muscoli si contrassero e si rilassarono involontariamente coronati da spasmi. un godimento profuso che provocava insieme estasi e dolore. Esausto, sudato e ansante, è crollato sul pavimento della camera da letto, cercando di riprendersi da tutto lo stress a cui era stato sottoposto, oltre a cercare di capire come fosse arrivato a questo punto.

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– Ti ho dato un piacere che non hai mai assaggiato prima, vero? Infatti ti ho dato più di quanto meritavi e quindi tutto quello che è tuo ora è mio… ma non li voglio tutti… solo alcuni!

-Ma come? Cosa mi hai fatto? “Cosa?” chiese, ancora stordito, lottando per rimettersi in piedi anche sulle gambe traballanti e tirando la cinghia di cuoio che gli stringeva il membro.

– Ti ho dato quello che meritavi! E a proposito, voglio che tu liberi i tuoi schiavi! – rispose lei, sempre con ironia nella voce – non meritano un Dom che si sottomette!

Senza aspettare un’altra dichiarazione di Vespasiano, Viviane gli voltò le spalle, uscendo dalla stanza e uscendo di casa. Nei giorni seguenti fu costretto a soddisfare tutte le richieste che Viviane gli inviava per iscritto, pena la pubblica umiliazione; Non ancora rassegnato, ha risposto ad ogni richiesta e poi è andato avanti senza lasciare un indirizzo dove stare; la sua casa fu chiusa a chiave e tenuta sotto la custodia dei suoi servi, e gli schiavi liberati andarono avidamente alla ricerca di nuovi proprietari. In fondo al cuore, Viviane si rallegrò prima perché si era dimostrata un’ottima apprendista nell’arte della stregoneria e poi perché aveva assaporato un piacere unico e particolare.

Tuttavia, un evento insolito ha causato un grande cambiamento nella sua vita quando è stato presentato a una donna di nome Morgana; Fin dal primo faccia a faccia, Viviane fu sopraffatta dalle sensazioni inspiegabili che la presenza di questa donna suscitava in lei, lasciandola in uno stato di totale confusione; Morgana era una bellissima mora dalla pelle abbronzata e dalle forme cesellate che le davano un’aria di superiorità così intensa da suscitare brividi come Viviane non aveva mai provato in vita sua. Il loro primo incontro è stato tramite un amico comune in una discoteca molto frequentata della zona e subito dopo che lei se n’è andata, Morgane l’ha portata in un’area riservata dove hanno potuto godere di maggiore privacy e conoscersi meglio.

Non appena furono seduti su un comodo divano di pelle, però, Morgaine premette il suo corpo contro Viviane, la cui reazione fu un’immobilità quasi remissiva; entrambe indossavano abiti eleganti che ne enfatizzavano le forme contrastanti, ma Viviane aveva l’intrigante sensazione di sentirsi nuda davanti a Morgana, al cui sguardo incisivo bastava sentire la sua vulva calda e bagnata; e all’improvviso vide quelle labbra perfette incontrare le sue, suggellando un bacio lungo e profondo che le provocò un tremendo tumulto interiore, desiderando che non finisse mai. “Vieni con me, perché oggi ti darò un piacere che non hai mai provato prima in vita tua!” Morgana sussurrò all’orecchio di Viviane e Viviane sentì un lungo brivido percorrerle la pelle.

Quando se ne rese conto, Viviane era in macchina con Morgane al volante che la stava portando verso una destinazione sconosciuta ma emozionante; Arrivarono nel lussuoso appartamento della loro padrona di casa, che presto prese Viviane per le braccia per suggellare dei baci più lunghi. “Togliti i vestiti, mio ​​​​cagnolino carino, voglio apprezzare la tua insolita nudità! ordinò Morgana voltando le spalle al suo ospite; Viviane esitò un attimo, ma vide nello sguardo di Morgana qualcosa di intenso che la ammaliava in modo incomprensibile; lentamente si spogliò, rivelandosi nuda agli occhi avidi della padrona di casa la cui avidità sembrava un incantesimo.

Prendendole la mano, Morgana percorse un corridoio fino a una stanza dove aprì la porta, entrò e rivelò un universo pieno di attrezzature risalenti a ciò che esisteva nella stanza rossa di Dom Vespasian. Viviane sentì uno spasmo quando Morgana, già nuda, si mosse dietro di lei, premendo il suo corpo contro quello di lui; Mani muscolose afferrarono i seni pieni di Viviane, sentendone le dimensioni e la consistenza, stringendoli con forza controllata, pizzicando i capezzoli con la punta delle dita; Tutte queste manipolazioni hanno provocato uno sperma veemente che è uscito dalla sua caverna e ha fatto tremare Viviane, sentendo come le sue gambe vacillavano mentre veniva consegnata ai sogni del suo partner.

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Morgana portò Viviane a letto dove la adagiò sulla schiena, legandole mani e piedi, immobilizzandola completamente; Sdraiata accanto a lei, Morgaine iniziò a sentire la caverna di Viviane e non perse tempo a infilarci dentro due dita, che presto divennero quattro, poi cinque. “È fisting, cagna mia! Ti piace, vero? So che l’hai fatto! Mormorò ancora Morgana, infilando le dita nella fessura lacerata del compagno, che si contorceva sul letto godendosi un susseguirsi di orgasmi così violenti da provocarle gemiti prolungati nell’intestino. . Per molto tempo Morgane fu felicissima di infilare le dita nella vagina di Viviane che a volte si sentiva sul punto di svenire, tanto era il piacere che le dava.

Improvvisamente, sentì qualcosa di duro sfiorarle la coscia, ma non osò guardare perché Morgana era sola al comando; Rimuovendo le dita dalla caverna di Viviane, Morgana si arrampicò su di lei, rivelando un cazzo duro le cui dimensioni erano impressionanti. “Succhialo, cagnolino! Succhia la tua padrona!” ordinò Morgane con tono impaziente e desideroso, guidando il suo membro verso la bocca di Viviane, che non esitò a morderlo, non riuscendo nemmeno a trattenere più di un terzo del pezzo eretto; Morgana gli tenne la testa e cominciò a succhiare, muovendosi in modo tale da poter simulare la penetrazione nella bocca del suo partner, rendendo questi movimenti ancora più rapidi e profondi.Ci fu un momento in cui Viviane implorò di sentire quel membro enorme dentro di lei, che lasciò Morgan in uno stato di estasi , mostrando uno sguardo di giubilo.

La copulazione che ne seguì fu qualcosa di deliziosamente insolito con Morgana sopra Viviane che spingeva il suo bacino con tale forza che ogni spinta sferrata contro la caverna del suo partner risultava immediatamente in un’eiaculazione famelica che veniva celebrata con urla e gemiti selvaggi. Mai nella sua vita Viviane aveva provato le sensazioni che Morgane produceva in lei in quel momento in un’atmosfera di desiderio smisurato e avvolgente, facendole immaginare di aver trovato l’appagamento che nessun uomo le aveva dato in tutta la sua vita. Instancabile, Morgana ha continuato con le sue molestie fino a quando il suo compagno li ha implorati di cambiare posizione con lei sopra; Morgana interruppe il suo attacco sensuale, sorrise, e in pochi secondi Viviane era a cavalcioni della padrona di casa mentre assaporava i seni sodi di Morgana, che a sua volta la stringeva forte in modo che lei facesse lo stesso mentre assaporava i seni succulenti di Viviane. .

Presa da un’enorme attesa, Viviane si sedette in quattro sul letto come le era stato ordinato, aspettando con ansia quello che sarebbe successo; Morgana prese la posizione di, dopo aver aperto le natiche carnose del compagno, ne sfiorò per un po’ la piega, poi spinse forte, forando il glande del piccolo orifizio, avanzandovi dentro imponendo una lacerazione che, seppur dolorosa, fu coraggiosamente sopportata. la coppia Ben presto Morgana batteva vigorosamente il suo cazzo contro quello rugoso di Viviane e vide e sentì il dolore trasformarsi in piacere così voluttuoso da sfociare in orgasmi più veementi. Molto tempo dopo, l’urlo rauco di Morgana pose fine al viaggio sessuale e lei scaricò il suo carico dentro il suo partner, che gemette e sospirò profondamente, sentendosi pieno di piacere.

Ed è stato da questo incontro insolito, inaspettato e sorprendente che Viviane si è trovata pienamente realizzata, cominciando a vivere con Morgane, senza preoccuparsi di cosa potessero pensare gli altri e senza chiedersi chi fosse realmente Morgane; dopotutto, per lei, il suo compagno era l’unica persona che poteva capirla e renderla felice. (Spero che questa storia vi piaccia, che può essere sia fittizia che vera, ma non importa!).

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