Aiuta il tuo migliore amico ad avere un orgasmo

di | 1 de Novembre, 2023

In questi giorni stavo ricordando alcune avventure sessuali avute al liceo. Purtroppo ho iniziato molto presto nel mondo del sesso, con diversi rimpianti, qualche conseguenza e tante storie da raccontare.
Uno dei miei ricordi più belli è aver aiutato la mia migliore amica ad avere il suo primo orgasmo. Nei bagni della scuola salto le lezioni.

Non mi considero bisessuale, ma c’è qualcosa in lei che mi attrae davvero. Il suo corpo è perfetto, capelli corti, seno tremendamente pieno e un po’ più piccolo di me. Ricordo che passammo tutta la pausa bagno a parlare di sesso, di cose divertenti, di situazioni insolite, finché non scoprimmo che non aveva mai avuto un orgasmo. Gli ho chiesto perché e ho ottenuto la risposta che nessuno gli aveva mai dato tanto piacere. Lì ho sentito che era la mia opportunità.

Dato che eravamo in zona, nessuno alla porta poteva vederci. Quando suonò la campana e il cortile fu vuoto, sentii che questa era la mia occasione. Ho provato a baciarla più volte, ma la mia amica mi ha evitato, ha abbassato la testa e ha riso. Alla fine ho perso il controllo. L’ho afferrata per la nuca, l’ho bloccata contro il muro e l’ho baciata, spingendo il mio corpo contro il suo. Lei resistette qualche secondo, ma alla fine cedette.
L’ho portata al cubicolo e l’ho fatta sedere sul water, sedendomi in grembo, le ho tolto la camicia dell’uniforme, l’ho baciata e poi le ho accarezzato con entusiasmo il seno. Quando si è tolta il reggiseno, quelle enormi tette scoperte mi hanno fatto impazzire. Mentre cercavo di succhiarne uno, l’altro era tra le mie mani, volevo averlo tutto con me, leccare, succhiare, mordere e accarezzare. Lei non ha reagito, mi ha semplicemente grattato la schiena e ha sussultato. Mi sono inginocchiata davanti a lui, per fortuna le uniformi non hanno cinture, bottoni o cerniere quindi è più facile metterle e toglierle. Gli ho ordinato di togliersi i pantaloni. Le ho allargato le gambe e ho visto una grossa macchia bagnata sulle sue mutandine. Mi sono avvicinato e l’ho leccata. Era bagnato per me.
Le ho ordinato di alzare i fianchi per togliersi le mutandine e tenere le gambe aperte. Lo guardai negli occhi mentre infilavo un dito. Ho aumentato la velocità e poi ho aggiunto un altro dito. La mia amica le strinse la gamba e si morse il labbro con emozione. Gli tolsi le dita e le leccai. Poi ho fatto scorrere le dita sulle sue labbra e ho detto:
– Senti il ​​tuo gusto. Senti quanto sei caldo. – Si leccò le labbra e mi sorrise. Le ho allargato le gambe e, con una mano su ciascuna coscia, mi sono avvicinato e le ho dato la prima leccata. Sospirò. Le ho succhiato con attenzione il clitoride, passandoci sopra la lingua, fino ad entrare nella sua vagina, con movimenti rapidi. Mi sono sentito tirare i capelli più volte. Più leccavo e succhiavo, più le tiravo i capelli e le stringevo i seni. Ho succhiato, morso, penetrato e leccato. Fino a quando non mi ha chiesto di mettere la lingua dentro e di tenerla lì. Ben presto sentii un delizioso succo toccarmi la punta della lingua. Mi era venuta in bocca.
Ho deciso di pulire tutto con la lingua. Alzai lo sguardo con la faccia tutta bagnata, leccandomi le labbra per il sapore mentre lo guardavo negli occhi. Cercando di ricomporsi e di mettersi l’uniforme, mi diede un bacio veloce e disse:
– Grazie. Voglio di più. – Ho sorriso con la coda dell’occhio, ho aspettato che si vestisse e aprisse la cabina. Mi sono lavato il viso, la bocca e le mani. Ho sentito un bacio sul collo. Mi ha abbracciato e mi ha detto che dovevo tornare nella stanza. Ancora timido e impassibile per quello che era successo.
Dopo quel giorno abbiamo fatto l’amore più volte a casa mia. Ma lo racconterò solo nelle mie prossime storie.

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