Storia erotica di cornuti – Encoxando Cunhadinha in Maracanã£

di | 20 de Settembre, 2024

“Per strada, dietro l’angolo di casa mia, mio ​​cognato mi ha afferrato e gettato sul cofano dell’auto. Era buio, nient’altro che le luci delle finestre degli edifici circostanti. Il silenzio di una Domenica pomeriggio, la notte ed i miei gemiti furtivi nell’aria. Un pervertito che mi prende per la vita e mi stringe per la strada vuota, il cornuto del mio ragazzo senza sapere nulla.

Le sue mani mi sbottonano i pantaloncini di jeans. Tirare giù, duro, affamato e arrapato. Il fuoco nella mia figa dentro le mie mutandine bianche. Allargo le gambe come una puttana affamata di cazzi. Avvolgendo i miei piedini attorno alla vita del mio commensale e stringendogli la vita con le mie cosce.

Non c’era nessuno per strada, ma l’adrenalina di essere colto in flagrante non faceva altro che aumentare la mia eccitazione. E poi era mio cognato, cazzo… Come sono finito in questa situazione…?

Ciao, mi chiamo coniglietto. Bunny, narratore e dedito alle prese in giro. Provo a raccontarvi come ho finito Flamengo x Vasco con le gambe divaricate sul cofano dell’auto. E per coloro che non conoscono le mie storie, cerco sempre di filmare qualcosa per provocare ancora di più i miei lettori ahahah.

La storia di oggi è iniziata sulla spiaggia. Domenica soleggiata, io, il mio ragazzo e suo fratello prendiamo il sole sulla sabbia. Lo scambio di sguardi e il silenzio hanno segnato tutta la tensione sessuale con mio cognato arrapato, proprio di fronte al mio fidanzato cornuto. Chiunque abbia letto le storie precedenti capirà molto bene cosa stava succedendo lol.

Un piccolo bikini rosso, occhiali da sole e un cappello elegante per un look chic e preppy. Piccola, bionda, 23 anni, con un micro perizoma rosso infilato nel culo. La pancia è scoperta, le cosce grosse per le ore trascorse in palestra e le natiche a 98 fianchi prendono il sole davanti al cornuto e al fratello.

Era il giorno Flamengo x Vasco, ma torneremo a quella parte della storia ahahah.

Seduto sulla sedia a sdraio, in riva al mare, ho preso il sole, mantenendo la posa di un buon amico. Il mio piccolo bikini rosso tagliato sul davanti, minuscolo, mi copre a malapena la figa. I lati sono sollevati da un lato, a forma di “V”, lasciandolo sepolto più in profondità nel mio sedere. Sudato dal caldo e arrostito al sole.

Stava parlando con i ragazzi, con il sorriso di una piccola troia che si era già seduta e aveva cavalcato entrambi i loro cazzi. Una piccola correzione al mio top, stringendo i miei seni che rimbalzano nel bikini. Ogni piccolo aggiustamento era un movimento del mio seno davanti al viso di mio cognato. Il mio sorriso malizioso era solo per fargli capire che lo stavo facendo apposta.

Il mio fidanzato cornuto non aveva idea di cosa stesse succedendo lì…

Ho creato un account Instagram per i lettori @bunnycontos e pubblicherò alcuni video della storia di oggi. Con questo bikini rosso, seduta sulla sedia a prendere il sole con una bella faccia da troia. Il cappellino firmato, gli occhiali da sole, i piccoli aggiustamenti sul lato del mio bikini. La faccia cattiva che vuole un cazzo ahahah…

Il sudore mi scorre lungo lo stomaco e fino all’inguine. Il mio perizoma rosso sepolto nel mio culo. La mia voglia di scopare mio cognato lì sulla spiaggia. Il mio piccolo seno era stretto e rimbalzava sul mio top. La mia provocante faccia da ninfa si fa un selfie sul cellulare.

Penso che pubblicare video su Instagram aiuti sempre i lettori a immaginare meglio l’intero scenario che sto cercando di descrivergli…

Quando il mio ragazzo andava a fare il bagno al mare, io ne approfittavo per alzarmi dalla sedia e sdraiarmi a faccia in giù nella sabbia, per prendere il sole anche supina… Il mio cognato, emozionato, restava lì accanto al mio lato. , chatto. Sapevamo di avere solo 5 o 10 minuti da soli, ma erano sufficienti per provocare quel bastardo…

A faccia in giù nella sabbia, con il sedere in aria e il mio perizoma rosso sepolto. Le curve del mio sedere sulla faccia di mio cognato. Cosce spesse e carnose, vita sottile e un culo carnoso e aperto provocano il pervertito che mi aveva scopato qualche giorno prima. Il piccolo corno che si tuffa nel mare e suo fratello che vuole mangiarmi intero lì nella sabbia.

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Il mio culo rotondo faceva scomparire l’intero contorno del mio perizoma, masticando il tessuto sottile del mio bikini. Le mie gambe erano aperte, rivelando la collinetta della mia figa se vista da dietro. La vista del mio bastardo, vedere la sua cognata troia tutta eretta e indossare un micro perizoma indecente e il grosso rigonfiamento della mia figa che gli massaggia la faccia.

DIPARTIMENTO!!!

Un duro schiaffo sul culo… Questa volta me lo sono meritato ahahah

DIPARTIMENTO!!!

Un altro schiaffo dispettoso, da godersi prima che suo fratello ritorni dal mare. Ne approfittò per mettermi una mano sul sedere e stringere la coda della sua piccola cognata, sdraiata a faccia in giù davanti a me. lui. Mi sono guardato alle spalle con gli occhiali scuri e un sorriso sornione e carino, solo per dimostrare che lo apprezzavo…

– Provocatore cattivo…

– Cane pervertito!

– Nemmeno davanti a mio fratello, calmati…

– Non farò niente, l’hai fatto tu ahahah.

– Capisco… Con quel culo in aria… PIRANHA cattivo!

Lo disse con voce perversa e mani ferme, stringendomi il sedere con impazienza. Mette la mano nel culo della sua sorellastra arrapata. Il mio perizoma rosso era tutto sepolto e disordinato nel mio culo, con le prese che aveva. Ho dovuto fissare un po’ di più i lati e tirarlo su fino al sedere.

Il mio ragazzo stava tornando dal mare. Faremo meglio a comportarci bene. E poi, era ora di andare.

Ma prima di partire, mentre ero già in piedi, mi sono dato dei colpetti sulle natiche con le mani per togliere la sabbia. Apparve un venditore di gomme da masticare. Tutto sorrisi, con indosso la maglia del Flamengo, venne a parlarmi. Il mio amico tifa Vasco. È lì che è iniziata la rivalità nella partita di domenica.

Ero tutto vanitoso e vanitoso, filmandomi e facendo selfie, quando è arrivato il venditore. Il tutto in modo carino e senza distogliere lo sguardo dal culo enorme e dal piccolo bikini di fronte a te. Il cornuto si avvicinò, spaventato da qualcosa. Ma ho sorriso e ho iniziato una conversazione con il venditore.

Pubblicherò questo video su Instagram @bunnycontos perché è stato divertente lol. Minuta, molto bionda, con occhiali da sole e un cappello firmato, con un micro perizoma rosso INDECENTENTE, e il venditore che sbava dietro di me. Inizia una conversazione, congratulati con me, parla del Flamengo e guarda senza vergogna come appare il culo della ninfa calda sulla spiaggia.

Ma era ora di giocare. Il cornuto è Vasco, suo fratello Flamengo. La rivalità tra fratelli va oltre la mia figa ahahah

Al Maracaná ho indossato pantaloncini di jeans minimalisti e una camicetta rossa basic. Il mio ragazzo è andato con i suoi amici a tifare per il Vasco, io con mio cognato sono andato a tifare per il Flamengo. Ma quando sono riuscito ad entrare nello stadio, i miei pantaloncini non erano più così ben indossati lol.

Con me che cammino davanti e mio cognato che mi “protegge” da dietro. Mi ha avvolto le braccia intorno alla vita, camminando proprio dietro di me, per proteggermi dalla confusione e dagli spintoni all’ingresso dello stadio. La gente si schiantava e inciampava intorno a noi, esultando, e il corpo di mio cognato premeva contro la mia schiena.

Io ero molto piccola e lui era il doppio di me e mi scortava da dietro. Le sue mani strinsero il mio piccolo stomaco, tenendomi per la vita. Il suo petto era premuto contro la mia schiena. Il rigonfiamento nei suoi pantaloni cominciò a crescere e mi colpì il sedere da dietro. I tremori delle persone attorno a me mi fecero cadere, tenuta in grembo a mio cognato.

I miei minuscoli pantaloncini di jeans, con cui mi comportavo minimamente, iniziarono a essere masticati e inghiottiti dal mio culo a 98 fianchi. Ad ogni passo scuotevo il cazzo di mio cognato. Ad ogni passo, i pantaloncini scavavano sempre più nelle curve del mio sedere. Ad ogni passo, mio ​​cognato mi stringeva più forte e mi strofinava il cazzo contro il sedere.

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Le sue mani si spostarono lungo il mio stomaco fino a raggiungere il mio inguine. Le sue mani aperte e piatte scivolano e corrono sulle mie cosce. Aspettavamo in fila per il Maracanà, c’era un sacco di gente in giro e questo bastardo mi toccava e mi massaggiava le gambe.

Mi sono guardata alle spalle e gli ho rivolto lo stesso sorrisetto da troia che avevo quando mi ha abbracciato sulla spiaggia. Praticamente ho rallentato i miei passi per avvicinarmi a lui e rotolare contro la dura massa che mi copriva da dietro.

Le sue mani si strinsero, si unirono e corsero lungo le mie gambe. Penetra all’interno delle mie cosce e fa presa saldamente. Mi ha quasi pizzicato. Ho riso maliziosamente e un cagnolino si è rotolato sul cazzo. La mano del pervertito tra le mie gambe, dentro le mie cosce, raggiunge la mia figa, sopra il mio pantaloncini di jeans.

Lo strinse forte. Con il suo braccio attorno alla mia vita, la sua mano davanti a me, sul mio inguine, sulla mia figa. Premendo e strofinando con impazienza le sue dita nella mia figa sopra i pantaloncini. La folla mi ha spinto in grembo a mio cognato, ho sentito una mano stringermi da davanti e un bastone spingermi da dietro.

Il cornuto fan di Vasco e suo fratello si prendono gioco del culo della cognata porca.

A questo punto i miei pantaloncini erano completamente sepolti. Con le piccole protuberanze sul sedere che spuntavano. Con il suo cazzo adattato alle curve del mio culo. Spinsi ancora un po’, tirando indietro i fianchi e contorcendomi… LENTAMENTE AVANTI… Facendo un piccolo giro ai fianchi, per sentire la punta e il volume del cazzo che mi sfregavano contro il sedere.

La sua mano mi strinse la figa, le sue dita cercarono di entrare nei miei pantaloncini, il mio culo si inserì nel volume del suo cazzo. E intorno a noi una folla che gridava che il Flamengo avrebbe fatto il culo a Vasco. Non so chi avrebbe scopato il culo di chi, ma il mio culo veniva distrutto dal cazzo di mio cognato davanti a tutti…

Ho ruotato i fianchi con movimenti circolari, ruotando il rigonfiamento nei pantaloni di mio cognato arrapato. Il suo respiro caldo sul mio collo, qualche imprecazione nel mio orecchio e il mio movimento alla pecorina, sentendo ogni attrito del suo cazzo sul mio culo stretto in quei pantaloncini che erano già scomparsi sepolti nel mio culetto.

Girare da sinistra a destra, da destra a sinistra. Torcendo e rigirando le curve del mio culo rotondo sul grosso cazzo arrapato di mio cognato. Il cornuto era felice con Vasco, non sapendo che il Flamengo aveva quasi invaso la porta della sua ragazza.

La sua mano tra le mie gambe, stringendomi la figa con impazienza. Alla fine ce l’abbiamo fatta, ma riuscivo a malapena a camminare con mio cognato intrappolato tra le mie cosce. Disordinato, fuori controllo e con la figa che sbava di desiderio nei pantaloncini. Da parte mia non guardavo nemmeno più questa partita ahahah

Ho passato l’intera partita seduto sulle ginocchia di mio cognato, battendo le mani, cantando e dimenandomi sul cazzo del mio commensale. La partita finì con un pareggio, ma alla fine della giornata di domenica questo fu il meno. Il mio ragazzo era super emozionato che Coutinho avesse segnato un goal, e tutto quello a cui riuscivo a pensare era che suo fratello mi segnasse un goal nella figa.

Sono proprio una stronza ahahah…

Mentre tornavo a casa, il mio ragazzo mi ha lasciato davanti al mio palazzo e mi ha baciato sulle labbra. Ero piena di fuoco, ma mantenevo l’atteggiamento di una sposa educata, finché mentre se ne andava, mio ​​cognato apparve dal nulla nel buio della strada. La mia adrenalina salì e il fuoco mi salì nello stomaco.

“Per strada, dietro l’angolo di casa mia, mio ​​cognato mi ha afferrato e gettato sul cofano dell’auto. Era buio, nient’altro che le luci delle finestre degli edifici circostanti. Il silenzio di una Domenica pomeriggio, la notte ed i miei gemiti furtivi nell’aria. Un pervertito che mi prende per la vita e mi stringe per la strada vuota, il cornuto del mio ragazzo senza sapere nulla.

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Le sue mani mi sbottonano i pantaloncini di jeans. Tirare giù, duro, affamato e arrapato. Il fuoco nella mia figa dentro le mie mutandine bianche. Allargo le gambe come una puttana affamata di cazzi. Avvolgendo i miei piedini attorno alla vita del mio commensale e stringendogli la vita con le mie cosce. »

Con me seduto in macchina e la mia schiena spinta in modo tale che quasi giacevo lì. Ho avvolto le mie gambe attorno alla vita di mio cognato, con i pantaloncini abbassati e le mutandine bianche attorcigliate. La strada era completamente buia e ci nascondemmo tra alcune macchine. Tutta questa atmosfera mi emozionava sempre di più…

Il pervertito mi ha afferrato i lati delle mutandine, con una mano su entrambi i lati della vita e me le ha strappate via, strappandomi le mutandine come un animale. Lasciandomi solo con una camicetta rossa e le gambe aperte. Nudo, con la morbida figa di una ninfa e il fuoco che sale in tutto il mio corpo. Avevo bisogno di un cazzo e sarebbe stato lì!!!

Si è messo tra le mie gambe, l’ho stretto con le cosce, la sua mano mi tirava i capelli, la sua bocca mi mordeva il collo. IL CAZZO HA INVADUTO LA MIA FIGA.

Mio cognato mi ha scopato sul cofano di un’auto in mezzo alla strada. Con le gambe aperte e geme di nascosto come una cagna in calore. Ti picchiano, ti tirano i capelli, ti mordono la spalla e ti insultano nell’orecchio.

– Puttana! Cane provocante! Vuoi il cazzo o il cattivo?

– Ainnn ainnnn voglio… voglio picaaaannn…

– Bella stronza! Dai un morso, prendilo! Dai un morso! Prendilo!

– Ainnn ainnnnn cachoooorooooonnnn… Ainnnn come tesaaaaaaaauummmmmmmmm…

Gemetti maliziosamente e allargai le gambe, sentendo il suo grosso cazzo che allungava la mia stretta figa da ninfetta. Un piccolo magnaccia con le cosce grosse e una figa da principessa. La fidanzata ben educata di suo fratello. Sorellina arrapata geme sul cazzo!!!

– Ainnn ainnnnnnnnnnn AINNNNNNN NAUGHTYOOOOOOONNNNNNN…

Cercavo di non fare troppo rumore, ma non riuscivo più a controllare i miei gemiti. Il mio respiro era difficile. L’auto tremava ad ogni colpo ricevuto. Mio cognato mi abbraccia forte e mi picchia forte. Allargo le gambe e lo strizzo con le cosce.

Un cazzo grosso, duro e delizioso nella mia figa stretta e familiare. MI GOGLIO COME UN PIRANHA IN MEZZO ALLA STRADA!!!

– Ainnn cazzooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo…

– Puttana! Caldo!

– Ainn soca soca soca soca socaaaaannnnnnnnn…

Non abbiamo trascorso nemmeno 10 minuti in quella macchina. Il mio fidanzato cornuto guarda il gol di Coutinho a casa e la sua ragazza allarga le gambe per suo cognato in mezzo alla strada.

Sono venuto lentamente sul cazzo del fratello del mio ragazzo. È venuto tirandomi forte i capelli e colpendomi la figa con fermezza. Maledicendomi, scopandomi e mettendo la sua faccia nelle mie tette. Rannicchiata sul cofano dell’auto, con il piedino che penzolava per aria e i pantaloncini a terra.

Era un altro gol del Flamengo…

Ho provato a vestirmi ed entrare nel mio edificio con un aspetto almeno decente. Tutta scarmigliata, cammina di traverso e con la figa in fiamme. Ero più felice dei tifosi del Maracaná. Con le gambe tremolanti ad ogni passo nell’atrio del mio palazzo e con il sorriso di un sona che attraversa l’atrio.

Un’altra domenica normale nella vita di un amico colto ahahah

Spero che le storie ti siano piaciute. E chi vuole i miei nudi o i video delle mie storie, basta che mandi un messaggio ai miei contatti

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*Pubblicato da bunnyblond sul sito climaxcontoseroticos.com il 20/09/24.

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