Vendicarsi di mio padre con mia zia

di | 9 de Dicembre, 2023

Oggi vi racconterò una storia vera accaduta oggi 16/10.
Mia zia mi ha preso di nuovo sul serio, per chi non conosce la nostra storia, l’ho raccontata in “La mia zia ninfomane”.
Ok, passiamo alla storia.

La mia giornata è stata piuttosto impegnativa.
La mattina presto aiutai mio padre a costruire il secondo piano della casa di mio fratello defunto di fronte, da lì potevo vedere con una bella vista la casa di mio zio.
Mio padre continuava a inventare motivi per andare a cercare le cose, “materiali di lavoro”.
La casa è vicina per una fuga, ma sfortunatamente per lui e per la mia gioia, mio ​​zio era a casa.
Ma presto, alle 10:30, salpò e mio padre cercò di nuovo di raccogliere le cose.

Ero visibilmente geloso e cominciai a sbirciare, cercando di non farmi vedere.
All’inizio niente finché verso le 11 l’ho sorpreso sulla porta a baciarsi, ero arrabbiata e un po’ emozionata.
Poi si fermano e giuro che mi ha guardato, giuro che mi ha visto e lo ha fatto apposta.
Il cane lo ha portato dentro. Fratello, quanto arrabbiato, quanto odioso.
Era mezzogiorno e ho fatto la doccia e sono uscito per scomparire, quando sono arrivato pensavo solo ad affrontarli lì.
Stavo solo aspettando che arrivasse, che attraversasse il vicolo per affrontarla perché non sapevo che se mio zio fosse stato a casa, sarebbe stato per strada.
Ma è venuta mia madre e io sono andato ad aiutare mio padre.
Poi la vidi arrivare da lontano.
E ovviamente sta già cercando di rimediare al fatto di aver ricevuto la sega.
Ma questa volta ho fatto il cambiamento ahahah

Altre storie erotiche  Racconto erotico diretto: io e una coppia assetata (2)

– No, puoi lasciarlo prendere a me.

È riluttante.

-Ma non lo troverai, è tra i miei strumenti…

-Ma se vado veloce, tu resterai lì a finire. Credo di si.

Eccomi, mio ​​​​Dio, quando ho visto questo dalla riva, ero quasi arrabbiato, una causa ben consolidata del Chin.
E ha un bel culo e delle cosce grosse.
Quei capelli biondi, Souto, ha pensato solo a tirarli quei capelli e baciare quella bocca.
Leviga tutto quel corpo bello e succulento.

Ha varcato la mia porta, quindi l’ho presa per il braccio e l’ho trascinata con sé.
Lei si è girata con rabbia, quasi urlando, ho dovuto parlare a bassa voce, ma le ho detto di stare zitta.

Lei-Cosa pensi di fare?

Io- Calaboca!

Io- Cosa sei? Credi?

Lei… spiare sua zia, bastardo!
Potrei dirlo a tuo zio.

Non ho avuto il tempo di innamorarmi di lei, ho dovuto baciare quella bocca. E che bocca!
Era proprio in mezzo al corridoio, tutti potevano vederci, ma non ci importava nemmeno quanto fossimo emozionati.
Ho iniziato a sentirla, mi ha messo una mano sulla nuca e con l’altra voleva entrare nei miei pantaloncini.

Poi mi lascia lì così!
Quando è arrivato alla sua porta, continuavo a ricordare quell’asino.
Era una sensazione di passione pazzesca ed entrai senza nemmeno chiedermi se ci fosse qualcuno in casa.

Lei… Cosa c’è che non va? Sono pazzo?

L’ho afferrata per la vita, l’ho presa in braccio e l’ho messa sul tavolo, ho aperto lentamente la cerniera della sua cosa e ho visto la sua faccia birichina.
Loco iniziò la sua cartella e lei rimase a fissarlo e non disse nulla, il che mi fece arrabbiare ancora di più. Questa faccia che si morde le labbra. Mio Dio …
Ho messo da parte la sua custodia e ho iniziato a succhiarlo con la porta aperta senza sapere se saremmo stati scoperti.

Altre storie erotiche  Storia di gruppo erotica - Scopata da una banda di grossi cazzi in cantiere

Mi ha lisciato i capelli e io le ho massaggiato le cosce mentre la succhiavo.
Un po’ per paura di essere scoperto e un po’ per il desiderio animale che provavo. Non appena si è bagnata, mi sono alzato e mi sono messo davanti al suo viso, mentre ero in questo delizioso avanti e indietro, le ho baciato il collo, rendendo tutto più birichino.
Quando siamo arrivati ​​al culmine della questione, l’ho afferrata per il collo e mentre mi arrabbiavo, ho parlato.
– Ascolta, tu sei il mio cane, solo mio. Pendolare!

Lei- Sono tuo, ma sono anche di qualcun altro, il mio nipote birichino.

Sono entrato dentro di lei e non rimane più incinta.
Mi ha chiesto di andare in camera da letto ma avevo già impiegato troppo tempo e non sapevo se mio padre sapeva che la stavo scopando anche io, quindi dovevo sbrigarmi.
Ci siamo baciati e ci siamo salutati e lui se n’è andato sentendosi in colpa per non aver mangiato quel culo caldo.

Ciao ragazzi, spero che vi sia piaciuto ahahah
Grazie a tutti quelli che sono venuti qui, siete fantastici.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *