Dominazione e sottomissione – Storie erotiche

di | 6 de Novembre, 2023

Ero stato in silenzio per un po’, i miei istinti oscuri erano finalmente scomparsi, i miei pensieri oscuri sembravano ricordi di un’altra persona. Sono stata sposata per oltre 13 anni, la mia vita era bellissima, mio ​​marito mi amava, avevamo una figlia bella e sana, una vita perfetta agli occhi di tutti, compreso il mio, ma siccome non tutto è come sembra, ero sessualmente infelice, Non sentivo che mio marito fosse più eccitato, facevo sesso con lui solo per obbligo di moglie, a volte fingevo un orgasmo per compiacerlo, ma per godermela davvero dovevo masturbarmi da sola.

E sapevo di cosa avevo bisogno, cosa mi dava il vero piacere, il mio desiderio represso, il mio peccato, conoscevo il mio desiderio e la mia perversione.

Ma solo qualcuno mi ha svegliato, la puttana cattiva che nascondevo. Rouen.

È stato con lui che ho tradito mio marito per la prima volta, è stato lui a rendermi sottomessa, con lui ho imparato a godere di questa nuova passione di dolore e piacere.

Mi è sempre piaciuto il sesso più violento, pochi preliminari e molta penetrazione, ma mi sono trattenuto perché non pensavo che fosse così che dovrebbe sentirsi una “donna normale”. Ma con Ruan ero quello che volevo essere, una puttana obbediente che amava servirlo.

Il mio rapporto con lui è stato di amore e odio, perché amavo le sensazioni che mi dava e lo odiavo per la stessa cosa.

La nostra alchimia era giusta, la melodia era perfetta, il nostro impegno reciproco e il nostro desiderio erano inesauribili, anche dopo un po’, anche dopo altre persone. Sapevo che nel momento in cui i nostri corpi si toccavano, il piacere era garantito.

Con mio sollievo viveva in un’altra città, non ci tenevamo in contatto, lo volevo lontano, in fondo mi ricordava un Gi arrapato, lascivo e indecente che odiavo. Ma col tempo ho imparato a controllare i miei demoni e a convivere con loro.

Metto le mie energie nel lavoro e nelle attività domestiche come madre e moglie, il che mi tiene occupata, ma di tanto in tanto mi ritrovo a ricordare quanto mi scopava duramente, il peso della sua mano sulla mia faccia, il suo sguardo malvagio quando lui mi ha succhiato.. il suo cazzo con tutta la forza, come se fosse l’ultima volta, incredibile che in pochi secondi il mio corpo abbia risposto, accavallando le gambe, mordendomi le labbra, respirando profondamente, chiudendo gli occhi per cercare di ricordare e, col tempo, dimenticare. Ma presto avrei ripreso il controllo e avrei allontanato i miei pensieri impuri.

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Un giorno era di passaggio nella mia città, mi ha trovato e mi ha chiesto di uscire, ovviamente ho rifiutato, ma lui ha insistito, anche se era per un caffè, ma in fondo conoscevo le sue vere intenzioni, la cosa mi ha fatto molto piacere. Alors qu’il était loin, c’était facile, mais ici, si près de moi, il était impossibile de contrôler le désir et le désir d’être à nouveau à lui, je me suis promis que ce serait la dernière fois, comme l’ultima volta.

Conosceva le mie debolezze e le sfruttava a suo vantaggio, da lì è iniziata la mia sottomissione, non potevo dire di no, non ha chiesto, ha ordinato e mi è piaciuto molto.

Quella notte io e mio marito abbiamo avuto un

dove andare, così gli ho detto che mi sarei vestita con un amico e ci saremmo incontrati alla festa, avevo solo 2 ore con Ruan, indossavo un vestito nero attillato e trasparente che delineava bene le curve del mio corpo, senza mutandine ovviamente, ho preso un bicchiere di vino e un altro di coraggio e sono andata via. Non esiste sapore migliore di quello proibito.

Mi salutava appena, e già mi tirava i capelli, mi baciava appassionatamente, con quella bocca che ricordavo ogni volta che mi masturbavo, aveva uno sguardo seducente e un sorriso malizioso, come un uomo brutto che mi affascinava. Mi ha chiesto perché ero scomparso e mi ha detto che gli mancava molto la sua puttanella.

Quando siamo arrivati ​​al motel, gli ho tolto i pantaloni e sono caduto in bocca su questo grosso cazzo grosso che adoravo succhiare. Il mio piacere è compiacere, vederlo e sentirlo gemere mi ha fatto arrapare ancora di più, la mia figa era già bagnata dalla prima tirata dei suoi capelli. L’ho succhiato per ore fino a stancarmi la bocca, ma lui non me lo ha permesso, perché sapeva che mi piaceva e non era permesso, in fondo dovevo soffrire, volendolo, quindi ha tirato fuori il suo cazzo la mia bocca e mi colpì con esso. , dicendomi che ero goloso, ricordandomi che non sarebbe stato il mio modo, ma il suo. In ginocchio ai suoi piedi l’ho pregato di baciarmi, lui si è chinato, mi ha detto di chiudere gli occhi, mi ha leccato le labbra e mi ha dato un pugno forte in faccia, ahhh che eccitazione, mi ha colpito ancora, ad ogni schiaffo, la mia figa era Si stava bagnando e per di più mi ha fottuto la bocca con tutta la sua forza, come se me lo mettesse nella figa, fino in fondo alla gola, fino alle palle, stavo soffocando, stavo soffocando, Stavo piangendo e lui adorava vedermi truccata, ehm, sbavava se diceva che non ce la faceva più, quindi continuava e non volevo nemmeno che si fermasse. Gli ho succhiato le palle, l’ho leccato da cima a fondo, i suoi gemiti e sussurri non mi lasciavano smettere, mi ha afferrato i capelli così forte che me li ha strappati, mi ha buttato sul letto, mi ha morso le labbra, i seni e ho iniziato. massaggiandosi la testa. La bit dans ma chatte dégoulinante, je l’ai tirée pour tenter de la faire glisser en moi, mais il m’a dit de rester tranquille, parce qu’il me mangerait seulement quand il le voulait, this torture m’a poussé à l’extrême, j’étais en extase, j’avais tout de suite envie de cette bitte, de frapper, et plus il en avait envie, plus il mettait du temps, il enfonçait ses doigts et sentait l’état dans lequel j’ étais, il était divertito dal mio abbandono, en voyant il mio corpo s’est abbandonato ai suoi stimoli, j’ai supplié, supplié ciondolo que je me tordais de plaisir, il m’a donné tes doigts succulents pour que je les suce et sente il mio gusto. Delizioso

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– Fanculo, fanculo, per favore, ho chiesto.

Anche lui era già al limite, quindi ha messo tutto in una volta, ahhhh quando ho sentito quel cazzo riempirmi dappertutto, sono venuto e ho urlato, mio ​​​​Dio, che eccitazione. Poi mi ha spinto più forte, perché sono venuta senza il suo permesso, perché ero una puttana molto cattiva e disobbediente. E quando stavo per venire di nuovo, ha tirato fuori il suo cazzo e me lo ha dato da succhiare, godendomi il sapore del mio sperma, cosa che ho fatto con più piacere, mi ha messo a quattro zampe e mi ha scopato a fondo, sbattendomi il culo . , e tirandomi i capelli, senza sosta, anche se la posizione era scomoda non potevo lamentarmi, era proprio quello che voleva. Nelle sue mani ero un pezzo di carne che girava e rigirava a suo piacimento, ho provato a sdraiarmi, ma lui con una mano mi ha tenuto strangolandomi il collo e con l’altra tenendomi, masturbandomi la figa, sono venuto di nuovo.. .

Puttana, sei tornata!

Mi ha buttato a terra, è andato a prendere l’acqua, ero già esausto, volevo riposarmi, ma è tornato e mi ha bagnato la faccia e ha detto:

-Svegliati stronza, non ho ancora finito.

-Non lo sostengo più

Se non vai,

-La mia figa è già calda, gonfia…

-Allora ti mangio il culo.

Mi ha messo a testa in giù e me lo ha infilato nel culo senza pietà, mio ​​Dio, ho urlato di dolore, ma anche di piacere.

-Urla, stronza, so che ti piace!

Penetrandomi come faceva lui, più urlava, più picchiava più forte, ho cercato di controllare il ritmo, ma era inutile, giacevo immobile sotto di lui, con le braccia saldamente incrociate dietro la schiena, non c’era verso. Potevo scappare e non volevo neanche farlo. So che la malattia, il dolore, il disagio, l’umiliazione fanno bene a qualcuno. Mi ha morso sulla schiena dicendo che ero suo, che gli appartenevo, che il mio corpo era suo, e così sono venuto per la terza volta. Anche lui era stanco, quindi gli sono salito sopra e mi sono seduto sul suo cazzo duro, al mio ritmo, è stata l’unica volta in cui mi ha lasciato prendere il comando. Ne ho approfittato, l’ho massaggiato e cavalcato senza fermarmi, gli ho voltato le spalle senza toglierlo di dentro, e ho continuato a scuotere il culo per sentirlo gemere di desiderio.

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Non avevo più forze, tutto il mio corpo era molle, dolorante e pieno di lividi, volevo solo riposarmi, allora mi ha detto di inginocchiarmi, di aprire la bocca perché avrei bevuto tutto il suo latte, il suo ordine mi ha illuminato ancora una volta e mi sono svegliato e ho obbedito, stava per sprizzare tutto il suo seme accumulato in me, e questa attesa era deliziosa, ci ha provato. per succhiarlo ma non me lo permette

– Non succhierai più questo cazzo, stronza, smettila!!! prendi il mio sperma

E mi ha riempito la bocca, l’ho ingoiato tutto, ho inalato fino all’ultima goccia.

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