Il collega cattivo

di | 6 de Novembre, 2023

Questa storia è attuale e presente, amo ancora questa birichina, prima di presentarla la descriverò così potrete rimanere aggiornati. Si chiama Emily, ha 20 anni (2 anni più di me), è alta 1,55 m, capelli rossi, culo piccolo e rotondo, seno medio e sodo, pelle bianchissima, non è la più bella, ma ha un aspetto incredibile . attraente. Torniamo all’inizio.

Nell’ambiente di questo anno, ma responsabile del settore ha deciso di intraprendere uno stage, elle était surchargée de travail et avait besoin d’aide, il nostro settore auparavant c’était juste elle et me et nous n’avons jamais eu qu’une buona amicizia, abbiamo lavorato insieme a noi, più un et demi ensemble e noi sommes de grands amis, in revenant, elle a embauché thiste Emily, che je connaissais déjà de vue (petite ville) mais non je n’avais ever entendu parler for a a lungo.

Quando ha iniziato a lavorare con noi sono subito iniziati gli “scherzi” tra il personale di lavoro parlando di noi due, del resto avevamo quasi la stessa età e lei rispondeva sempre positivamente, a differenza mia che la trovavo un po’ “brutta”. » A me non importava, però, non ho mai negato alcuna possibilità. Questa ragazza, Emily, mi guardava sempre e anche se lavorava e guardava il computer, sentivo il suo desiderio travolgermi. E regolarmente quando mi avvicinavo a lei o la abbracciavo il mio pene diventava immediatamente duro, non so come spiegarlo, c’era una mistica in lei che mi faceva erigere il cazzo, è un’incantatrice di cazzi.

Tempo fa siamo andati ad una festicciola con persone dell’azienda dove lavoro, del mio settore, eravamo solo io e lei, il mio capo ci ha accompagnato ad una fiera che si sarebbe tenuta nel paese vicino. , eravamo un piccolo gruppo di 12 persone, durante questa festa lei si è scagliata contro di me, e si è ubriacata molto velocemente, diventando un’ubriaca super imbarazzante, l’ho controllata e l’ho evitata, non mi piace scopare una donna ubriaca però, questa ragazza Sobria o no, mi abbracciava sempre e mi si aggrappava, non controllava più la mia erezione, dopotutto mi passava spesso la mano nei pantaloni, stringendomi il cazzo, io, irritato, decisi di spegnere questo fuoco. , l’ho abbracciata come se stessi aiutando qualcuno con un piede infortunato e ho annunciato a un’amica del lavoro che la portavo a vomitare e che sarei tornata tra poco. Ho preso due bottiglie e un po’ d’acqua e l’ho portato con me.

Altre storie erotiche  Ho dormito con il mio vicino cattivo

Uscimmo dalla struttura dove eravamo e la portai vicino ad alcuni alberi, eravamo nel terreno dell’associazione, non era proprio una strada ma era un po’ distante da dove eravamo prima, era dietro un’altra “casetta”. ”.

Elle qui venait s’accrocher à moi, quand nous sommes arrivés m’a demandé pourquoi nous étions là, je savais qu’elle n’était pas bête et, elle n’était pas assez ivre pour avoir oublié ce qui venait de se passer , ho risposto:

– È impossibile, Emily, sono stanco di doverti sopportare.

– Come, angelo mio? – risponde con tono mascherato

Le prendo la mano e la metto sul mio pene eretto, che già mi segnava i pantaloni.

– Ti darò quello che chiedi da molto tempo.

La appoggio contro il muro tenendo l’altra mano libera su di lei, in alto con la mano destra, con la mano sinistra le do una presa leggera e inizio a baciarla forte, succhiandole la lingua e la sua, lei ha preso la mia. Ho l’opportunità di stringere il mio pene e, liberando la mia mano destra dalla sua, comincio a viaggiare sul suo corpo. Indossava jeans e un top corto, che metteva in risalto la sua scollatura, ho subito provato a stringerle il seno e a metterle la mano sul sedere, cosa che la fece sospirare, ansimando.

Dopo circa 2 minuti di bacio, la lascio andare, facendomi guardare con occhi pieni di lussuria e desiderio, metto la mia mano destra sulla sua testa e la spingo giù, così capisce il messaggio, già in ginocchio, togliendomi i pantaloni , facendosi colpire il mio cazzo in faccia, lo tiene come se fosse un trofeo, tenendolo per la base, comincia ad annusarlo, leccandomi i lati e baciandomi il glande, dopo poco tira fuori la lingua versandomi la saliva addosso pene, appena inizia a scorrere inizia a succhiare e mentre succhia lui lo circonda con la lingua, per darmi ancora più piacere include un pompino. Il mio cazzo è modesto, sono 15 cm, misura media, ma a causa delle sue dimensioni il mio cazzo sembrava più grande ed era in realtà più grande, il che le rendeva difficile ingoiarlo intero.

Altre storie erotiche  Storia mista: ho dovuto consegnarla al meccanico per salvare la vita a mio marito.

Con questa scena davanti a me, arrabbiato – adesso – le tengo la testa da dietro con entrambe le mani, spingendola contro il mio fallo, soffocandola sul mio cazzo per ben 10 secondi, quando la rilascio, lei toglie la bocca, sbavando dappertutto il mio cazzo intero, con diversi fili di saliva, una leggera lacrima nell’occhio e uno sguardo malizioso, prendo il mio membro per la base e comincio a colpirla in faccia, facendole tirare fuori la lingua e poi portarlo a la sua bocca. Ancora.

Abbiamo fatto il pompino per circa 4 minuti finché non l’ho tirata per i capelli e le ho premuto la faccia contro il muro, lei gli ha voltato le spalle e poi ha tirato fuori il culo verso di me, che ho sollevato per schiaffeggiarlo prima di toglierlo . pantaloni. Le lancio con violenza i pantaloni e le mutandine di pizzo che si sono staccate in un colpo solo, le passo la mano e vedo che era bagnata, mi guido verso il suo orecchio che non era attaccato al muro e le sussurro “sono qui adesso”. Ti scoperò, stronza.

Dato che è un po’ buio, la accarezzo un paio di volte e le apro il culo e le metto dentro il mio glande, rubandole un sonoro sospiro. La sua figa era rosa e molto stretta. Con un po’ di forza, infilo i gambi e inizio spingendo. lei, facendo in modo che il risultato della collisione delle mie palle con il suo corpo sia un bel pop, comincio ad aumentare la velocità e, lei sincronizza il suo culo con il mio cazzo, facendo il movimento opposto per spingerla ancora di più, comincio a colpirla con forti schiaffi sul sedere, finché al culmine del mio desiderio la prendo per le spalle e inizio a spingerla ancora più velocemente, molte volte ho dovuto coprirle la bocca per non farla gemere così forte. Dopo averla scopata per qualche altro minuto come un cane, annuncio che sto per venire, mi tiro fuori da lei, la inginocchio e le faccio una sega veloce e non appena ho voglia di scoparla per venire, io metto il mio cazzo nella sua bocca e le vengo dentro.

Altre storie erotiche  Racconto erotico di corone - Corona che prese la nuvola

Siamo rimasti in strada per circa 15 minuti, era ora di tornare a casa, apro una bottiglia d’acqua, la bevo e gli do l’altra, gli chiedo di chiamare suo padre per venire a prenderla così non se ne va ci lasciamo una traccia. , cerca di baciarmi ma io mi giro e gli dico che avrebbe dovuto godersi quello che è appena successo.

Abbiamo vissuto altri momenti e, se vuoi, posso raccontarteli qui. Per aumentare il livello e l’eccitazione della storia, puoi immaginare te stesso e la tua collega con chi vorresti scopare e come si comporterebbe in quella stessa situazione. Abbracci fraterni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *