La mulatta bollente sull’autobus affollato

di | 17 de Ottobre, 2023

Bene, questa è la mia prima storia quindi spero che non diventi troppo lunga o stancante.
In linea di massima vorrei andare… Manderanno il mio nome all’etichetta così potranno contattarmi da Din, ovviamente sono castana, 1,85 m, corporatura media, capelli castano chiaro e occhi castani e diciamo che ho una gioia che commuove tutte le donne.

Questa storia è attuale e ha funzionato per me a metà del 2007. Avevo 19 anni e lavoravo a Belo Horizonte/MG, a quel tempo non avevo la macchina e il viaggio verso casa al lavoro era in autobus. Nello stesso anno, uno dei viali principali di Belo Horizonte veniva ristrutturato ed è per questo che l’autobus dalla mia città a Belo Horizonte arrivava solo alla metropolitana di São Gabriel. Il che, bisogna ammetterlo, è stato piuttosto estenuante. Una bella notte, ero in ritardo al lavoro e dovevo prendere l’autobus un po’ più tardi del solito (il che era orribile perché era l’ora di punta e gli autobus erano costantemente pieni a quell’ora). Dato che sono arrivato almeno un po’ in anticipo a causa dell’orario dell’autobus, sono stato uno dei primi nella stanza a salire sull’autobus, quindi ho potuto prendere il posto che volevo. Sono entrato e mi sono seduto su una delle gambe del chiostro (era un minibus e data la mia altezza, seduto nel chiostro potevo aprire almeno una gamba), perché beh, l’aria era già calma per quello In quel momento è entrata sull’autobus una ragazza, una mulatta molto sexy che indossava dei collant e mi ha chiesto di sedermi accanto, ho accettato facilmente. Come tutti sanno, il minibus è molto carico e, di conseguenza, le nostre gambe sono schiacciate l’una contro l’altra mentre aspettiamo che l’autista lasci la stazione in direzione della nostra città. Quando l’autobus è partito, l’autista ha lasciato alcune luci interne spente, ed era un buon ambiente per una ragazza, ma era improbabile che mi addormentassi con questa calda mulatta accanto a me, con le gambe unite, l’una attorno all’altra. Sembrava stesse migliorando e ho cominciato a muovere la gamba per massaggiarla, non c’è voluto molto perché se ne accorgesse e con mia sorpresa ha iniziato a calmarsi… l’autobus non ha nemmeno avuto bisogno di tremare perché una delle due gambe andava su o giù mentre sfregava con forza l’altra gamba. In quel momento ho cominciato a guardarla, facendo una smorfia e commentando che sembrava che le piacesse tutto… finché non abbiamo scambiato una sola parola. Restammo così per tutto il viaggio senza dirci una sola parola. Quando sono arrivato alla mia fermata non sono sceso perché volevo almeno capire il nome di questa mulatta, quindi ho aspettato che scendesse per poterla seguire e avvicinarmi un po’. Appena è scesa l’ho seguita e ho potuto capire il nome, dove abitava, cosa faceva, ecc., ma non siamo andati oltre. Dovevo prendere un altro autobus e tornare a casa anche se morivo dalla voglia di lei. Il giorno dopo non ho perso l’ora, ma sono rimasto alla fermata dell’autobus ad aspettare che lei si presentasse, ed è arrivata solo all’incirca alla stessa ora del giorno prima, ma questa volta indossava un silenziatore. leggermente sotto le ginocchia, il che rendeva le sue curve ancora più visibili. Come il giorno prima, mi sono seduto nel chiostro e ho lasciato spazio a tutti coloro che volevano sedersi accanto a me. Si è seduto e mi ha fatto un piccolo sorriso con estrema acutezza, quasi facendomi impazzire… ahah Come se non riuscissi a togliermi dalla testa quello che è successo il giorno prima, il giorno dopo sono andato a lavorare dopo aver indossato un paio di pantaloni in poliestere come questi con elastico al posto dei bottoni. Ho alzato i pantaloni, lasciando la gamba sinistra fino alle ginocchia e l’ho lasciata contro la sua gamba. Questa volta abbiamo osato di più e siamo rimasti a guardarci facendo smorfie e bocche… nel momento in cui l’autobus è partito l’autista ha spento di nuovo alcune luci e in quel momento ho deciso di anticipare la situazione. .. ho iniziato a spostare la mano sulle sue cosce sopra l’imbottitura e lei ha iniziato a lasciarla andare… così ho deciso di essere un po’ più rilassato e ho iniziato a spostarmi sotto l’imbottitura ed è stato allora che ho messo la mano nelle sue mutandine e guardarono. Bagnato. .. wow, era piuttosto attraente in quel momento… così gliel’ho preso in mano e l’ho messo sul mio cazzo sopra i pantaloni e l’ho coperto con un bissaco che ho portato al lavoro… lei mi stava accarezzando cazzo sopra i pantaloni e sembrava che stessi impazzendo… ecco perché ho deciso di mettermi la mano nei pantaloni… wow, poi sono entrata nell’alienazione… appena la sua mano ha toccato il mio cazzo ha iniziato facendo una bella sega ad una frequenza più morbida…era molto bella…e in alcuni punti del viaggio andava più veloce…era molto bella…e alla fine non ho resistito e sono entrato in lei mano…il figlio Come una puttana, mi ha tolto la mano dai pantaloni e se l’è portata alla bocca…mi ha leccato, mi ha guardato e ha sorriso…nel momento in cui ho capito che eravamo già arrivati ​​al punto ancora…lei ha chiesto abusi e io sono scesa…per la mia condizione dovevo restare sull’autobus fino all’ultima fermata… nei giorni successivi l’ho incontrata anche altre due volte… e poi non ci siamo più visti ancora… quegli altri Ne restano altri due per il prossimo episodio… spero che mi piaci!!! Baci e alla prossima… come ho scritto all’inizio dell’articolo, questo è il primo (spero vi piaccia visto che ho diverse altre storielle deliziose da inventare per voi).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *