Riconciliazione tra fratelli – Storie erotiche

di | 3 de Ottobre, 2023

Mi chiamo Sérgio (nome fittizio), quello che ti racconterò oggi è successo quando avevo 33 anni e mia sorella Suelen (nome fittizio) aveva 29 anni.

Ho la pelle scura, sono alto 6’1″ e ho un corpo atletico, anche se non faccio esercizio, ma penso che sia genetica.

Dopo essermi sposato, aver vissuto e lavorato in un’altra città, non ho mai avuto niente a che fare con mia sorella da quando eravamo adolescenti, questa storia vi racconterò più tardi… HAHAHA…

Eravamo molto disuniti, senza alcuna affinità e non ci siamo quasi parlati quando abbiamo visitato la famiglia, perché lei viveva in un’altra città con i nostri genitori e il loro figlio perché è una madre single.

Dopo alcune perdite di persone importanti della famiglia, ho deciso di trovare un modo per abbattere i muri dei nostri fratelli perché è sempre stato il sogno di nostra madre vedere i suoi unici due figli insieme.

Ho pensato a diverse cose per rompere questa barriera e non trovavo il modo, finché un giorno ho fatto un sogno erotico con mia sorella e ho avuto il coraggio di dirglielo tramite WhatsApp visto che abitavo lontano.

Non era arrabbiata con me e non era nemmeno sorpresa, diceva solo che era sbagliato perché eravamo fratelli.

Qualche tempo dopo lasciai la mia città per andare a trovarli e quando arrivai a casa dei miei genitori, a quanto pare non c’era nessuno, salii le scale per andare al bagno del secondo piano e da lontano sentii il rumore del doccia aperta, la porta era aperta quando l’ho aperta, ho incontrato mia sorella, una bruna dai colori sgargianti, tatuata, lunghi capelli neri, cosce spesse e toniche, stomaco secco, culo mediamente sodo, seno medio in silicone con grandi capezzoli appuntiti in evidenza. Verso il soffitto, piccola figa carnosa e senza peli, ammetto che sbavavo e il mio cazzo dava segni di vita.

Ma era comunque normale per entrambi stare nudi uno di fronte all’altro e andare in bagno con la porta aperta, perché i nostri genitori ci hanno cresciuto così ed è naturale per noi.

E lei mi salutò dicendo:

– Ciao fratellino, come stai, com’è andato il viaggio?

L’ho fatto bene! Risposta…

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– Dove sono i miei genitori? Ho chiesto…

Lei rispose:

– Sono andati al barbecue con il nipote.

E sono uscito dal bagno e l’ho lasciata sotto la doccia.

Ho lasciato passare 5 minuti, ho preso l’asciugamano dallo stendibiancheria per portarglielo e prima di entrare in bagno mi sono tolto tutti i vestiti, ho lasciato il cazzo duro almeno 19cm e in una bella giornata può arrivare a 22cm e sono entrato sono andata in bagno nuda con l’asciugamano appeso al cazzo e l’ho portata a fare la doccia e quando mi ha visto attraverso il blindex ha spalancato gli occhi e non ha detto niente, io ho aperto il blindex e ho detto:

– Su, prendi l’asciugamano, lei ha preso l’asciugamano e non sapeva se guardarmi o guardare il mio cazzo.

Sono entrato nella scatola con tutto e lei mi ha detto:

– Ragazzo pazzo!!!

E io ho detto che volevo fare il bagno anch’io, e ho preso il sapone e ho ricominciato a insaponarle il braccio e lei ha detto:

Cosa fai?

E io ho risposto:

– Ti insaponerò, eh!

L’ho messa sulla schiena, le ho messo entrambe le mani sulla vita e sullo stomaco, ma ho preso la mia mano e l’ho spinta delicatamente nella doccia verso il muro.

Ad ogni colpo di sapone, l’ho messo sul suo culetto birichino con il mio grosso cazzo.

Non si è lamentata, non ha detto niente…

Ad ogni spinta la spingevo contro il muro e le spostavo i capelli di lato per esporre il collo e cominciavo a baciarle, leccarle, mordicchiarle e grattarle di più il culo…

Ogni volta che la baciavo e la baciavo di più, lei faceva scorrere le mie mani con la punta delle dita sui suoi seni duri di silicone e arrotolava delicatamente i suoi capezzoli.

Si alzò, respirando affannosamente, il culo sollevato ancora più in alto, incontrando il mio cazzo e i suoi palmi che scivolavano ulteriormente lungo il muro bagnato ad ogni leccata e morso. Ho detto:

– Ecco fatto sorella, annusa l’encoxada, sbarazzati di quel cazzo, sbarazzati di esso…

E lei ha urlato e gemito ancora un po’ finché non ho smesso di urlare perché lei stessa urlava forte e dettava il ritmo….

E ha detto:

– Succhia quella merda, mia piccola puttana, mia puttana. Oggi risolveremo le nostre divergenze di tutti questi anni, oggi suggelleremo per sempre la nostra Unione.

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Si è girata verso di me, tutta molle e ansimante, mi ha abbracciato e ci siamo baciati tanto, le ho messo la mano sulle natiche e con la mano insaponata le ho massaggiato la fessura e le natiche. E le ho detto quanto l’amavo e lei ha detto:

– Ti amo fratellino, ti ho sempre amato e ti amerò sempre, ho solo te, posso contare solo su te e su mio figlio per il futuro.

E ho abbassato la bocca sulle sue tette e lei ha gemito, ha scosso il mio cazzo e ha detto:

– Mi fa incazzare fratellino, adoro allattare….

Succhiavo, mordicchiavo e succhiavo tutto quello che avevo in bocca…

Scesi, mi inginocchiai sotto la doccia bagnata e leccai e succhiai quella figa rasata, già inzuppata di desiderio.

Lei gemeva e mi diceva di succhiare finché non passò molto tempo prima che mi dicesse:

– Continua fratellino, non fermarti, ti sborrerò in quella boccuccia calda…

L’ho leccato e ho detto: vieni, piccola troia, vieni per me…

Le è piaciuto…

Mi ha aiutato ad alzarmi dal pavimento della doccia e mi ha dato un altro bacio con la lingua in bocca e ho iniziato a succhiarmi il cazzo e ho detto:

– Adesso è il momento di allattare la mia piccola puttana! Succhia quel cazzo!

Ad ogni succhio di questa boccuccia carnosa, vedevo una stella, lei succhiava e scuoteva il mio cazzo ed io, pazzo di desiderio, le accarezzavo leggermente il viso mentre lei succhiava…

Ho deciso di sborrarle nella boccuccia, sono stato solo attento in quel momento, ho lasciato solo la testa del mio cazzo nella sua boccuccia…

Venivo spesso e lei lo ingoiava tutto senza soffocare né rilasciare una goccia di sperma.

Tornammo sotto la doccia, finimmo di asciugarci e andammo a letto coccolandole, camminando dietro di lei, abbracciandola, succhiandole il collo.

Quando sono arrivato a letto non potevo sopportarlo, l’ho messa a quattro zampe e gliel’ho messo nella figa facendola gemere e rotolare e dire:

– Ecco, puttana mia, puttana mia cattiva, girati, gemi, puttana.

Era già bagnata e gemeva molto e disse:

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– Oh fratellino, che cazzo delizioso nella mia figa, sono molto arrapato, mi sta colpendo l’utero, me ne vado… andiamo… zar…

È arrivato pieno di tremori…

Si è sdraiata sul letto per riprendersi e io le ho messo subito il mio cazzo appiccicoso in bocca e le ho detto:

– Succhia e sbava tantissimo su quel cazzo e rendilo davvero appiccicoso!!

Ha succhiato, succhiato e sbavato intensamente sul mio cazzo.

L’ho messo nella posizione del pollo arrosto…

E le ho messo la punta del cazzo nel culo mentre lei gemeva di dolore e di piacere.

E quando si è abituata alla testa del mio cazzo, che sembra un fungo con una grande testa, ho iniziato a pomparla lentamente e le ho detto:

– Questo è tutto, cane mio, oggi ti insegnerò a goderti il ​​culo. Gioca a Hazel mentre colpisco.

Cominciò subito a giocare a Siririca e a gemere con il cazzo nel culo e disse:

– Che delizioso cazzo nel culo. Questo, fratellino, mi scopa il culo, è delizioso, mi scopa deliziosamente. La mia figa è tutta bagnata con questo cazzo nel culo…

Oh, oh, oh, che delizia, mi inculo, che sensazione meravigliosa! E io dissi:

Piccola stronzetta, ti stai facendo il culo? È delizioso? Sei il mio cane?

Lei rispose:

– Sì, sono la tua puttana a cui piace questo cazzo. caldo nel culo.

Dannazione, ti scoperò il culo!

Che eiaculazione diversa e deliziosa!

E ho detto, ti sborrerò nella pancia e spargerò il latte su tutto il tuo delizioso corpo.

E sono venuta e ho versato il latte sul mio seno e sul mio ventre.

E ci addormentavamo rannicchiati nel letto e la prendevamo tutti in giro.

E poi ti racconterò come siamo diventati intimi e confidenziali…

Se la storia ti è piaciuta, dai la tua opinione, poi pubblicherò come non diventare i primi nella nostra vita in adolescenza.

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