Presta la biancheria intima a un collega

di | 12 de Settembre, 2023

Era una normale giornata di lavoro in fabbrica ed erano passati solo due giorni da quando avevo iniziato questo lavoro. Con me, penso che avessero iniziato anche circa 8 ragazzi ed eravamo di buon umore al lavoro. Dato che tutto era recente, quel giorno si tenne l’esame di ammissione e si tennero uno per uno in una piccola stanza all’interno dell’azienda stessa.
Uno dei ragazzi, che guarda caso era una bella mora, si è avvicinato a me nel bel mezzo della pausa e mi ha chiesto, un po’ imbarazzato, se potevo aiutarlo in una situazione imbarazzante. In quel momento mi sono chiesto cosa potesse esserci di così imbarazzante.
Ha detto che ero uno dei pochi a parlare e che doveva prendere in prestito la mia biancheria intima perché durante l’esame di ammissione avrei indossato solo biancheria intima ed era un medico che doveva fare l’esame e non volevo essere nuda . Di fronte a lei. Disse che era uscito tardi e che, nella fretta di non fare tardi, si era dimenticato di mettersi la biancheria intima.

Ho risposto:
– Cavolo, ne porto anche uno pulito e lo lascio nell’armadio, ma oggi ho solo quello che uso, se ne avessi uno te lo presterei.
Poi, disperato, si voltò e parlò.
– Cavolo, per favore, mi vergogno e mi vergognerò.
Gli ho detto che gli avrei prestato anche il mio, ma lo avevo già addosso e lui non avrebbe voluto toccarsi il cazzo con indosso della biancheria intima che puzzava di un altro cazzo. Ho parlato in tono beffardo ma con mia sorpresa ha risposto così:
– Wow, non mi interessa, hai un aspetto pulito, lo userò e te lo restituirò più tardi. E’ solo per superare l’esame.
Allora gli ho detto che andava bene, che potevamo andare nello spogliatoio e io mi sarei tolto le mutande e poi lui le avrebbe indossate e sarebbe andato lì per l’esame e così è andata.
Arrivato nello spogliatoio, sono entrato in bagno e mi sono tolto la biancheria intima bianca che, seppur pulita e slacciata, aveva un piccolo segno di piscio sul davanti e gli ho detto:
– Cavolo, è pulito ma c’è un piccolo segno di urina perché ho fatto pipì di recente.
– Va tutto bene, il tuo cazzo è pulito, non mi succederà nulla. Allora si è messo le mutande e poi nello spogliatoio si è rivolto a me e scherzando ha detto:
– Fa anche caldo, sta perfettamente nella mia borsa. Penso che tu abbia un cazzo come il mio. Te lo restituirò più tardi con il mio profumo. Ho risposto:
-Se vuoi puoi restituirmelo non lavato, anche se lo uso, ma lo annuserò per vedere se ha odore di tartaruga.
Perché ti piace?
-Adoro lavare il cazzo con la bocca.
– Poi ha l’odore del mio che non ho nemmeno lavato oggi.
Poi siamo entrati nella cabina e ho iniziato a succhiare quel cazzo già sciatto e peloso. Era delizioso sentire quell’odore di cazzo in bocca.
Ho deciso di lasciare tutto pulito. Ho leccato tutta la testa fino alle palle sudate. Penso di aver fatto un buon lavoro. Ho avuto una grossa sborrata in bocca e ho comunque ingoiato tutto quel brodo caldo e gustoso e ho anche lasciato il suo cazzo pulito.
Accidenti, che cazzo ricco, grasso e con la testa grossa.
Dopo quel giorno mi ha sporcato le mutande così potevo annusare e ricordare il suo gustoso cazzo.
Abbiamo scopato più volte in bagno e lui mi presentava sempre il suo cazzo come piaceva a me e mi chiedeva di pulirglielo. Questo è durato circa 2 mesi, ma ho trovato un lavoro migliore e sono andato avanti. Ma questa giornata è stata fantastica, perché non mi aspettavo qualcosa di così insolito e delizioso.

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