quando ho perso la verginità

di | 3 de Giugno, 2023

Ciao, ti racconterò la mia storia di quando ho perso la verginità, non ho mai scritto prima quindi mi dispiace se la mia storia è un po’ brutta.

Je m’appelle Bianca et j’ai toujours été une pute, je me suis masturbate depuis que j’ai started à avoir mes règles, je me suis montrée sur la weebcam et je suis me même masturbate avec une flûte (je vous en parlerai une autre fois ), je me suis masturbate tous les jours parfois plus d’une fois par jour (mais malheureusement je ne suis jamais venu), eh bien pour vous les gars vous pouvez m’imaginer je vais vous faire una descrizione assez détaillée de il mio corpo :

Ho la pelle bianca come la neve, capelli molto scuri che mi arrivano fino al sedere e parlando di sedere, sembrava fosse piatto e grosso (per darti un’idea, anche due mani grandi non possono arrivare fino in fondo), pancia asciutta (sono molto magra), gambe molto spesse, vita molto sottile e due seni piccoli (entrano quasi al 100% in bocca), e ho una faccia da Babbo Natale e labbra molto rosa e carnose (le cui labbra dipendono da te ).

Uscivo con un ragazzo da qualche settimana, il giorno stesso che l’ho conosciuto mi ha chiesto se non volevo toccargli il cazzo da brava troia lei era già arrapata e più del normale perché non aveva mai toccato un pene, si è tolta la cintura e ha abbassato un po’ la vita dei pantaloni e abbiamo cercato di essere discreti perché eravamo in strada, quando l’ho toccato ero molto, molto felice e sapevo quanto fossi innamorato, del pene. , non con lui, e con questa sensazione che avevo ho agito per capriccio, ho preso entrambe le sue mani e ho messo una delle mie tette sotto il reggiseno e l’altra ho messo il mio ppk sotto le mutandine, e come ogni volta che ho visto il mio ragazzo abbiamo giocato e non importa dove.

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Fino al giorno in cui sono andato a casa sua per insegnargli la prima e la seconda guerra mondiale, anche se era più grande, era ancora molto intelligente, quindi andavo sempre a gruppi di studio, e dato che studiava per l’Enem, io Mi sono offerto di aiutarlo. Quindi è sceso a prendermi alla reception, come sempre, mi stava già dando quel bacio fantastico e accarezzandomi il culo facendolo pulsare, e chiamandomi caldo, quando siamo entrati nell’ascensore, è entrata una coppia che è scesa a 4 passi ma il mio ragazzo (a quel tempo) non ce la faceva e infatti io non ce la facevo così mentre la coppia era lì continuava a strofinarmi il cazzo contro il culo e io l’ho aiutato, la donna che abbracciava un uomo non non importa ma l’uomo ha anche detto “piccola troia calda, daglielo”, ero persino imbarazzato, ma non abbastanza per smettere di cavalcare il cazzo del mio ragazzo, quando la coppia se ne andò, il mio ragazzo non ce la fece e sbatté me contro il muro dell’ascensore. aprendo gli occhi sui bottoni del mio vestito (il mio vestito era color panna con bottoni neri che iniziavano poco sopra il seno e scendevano fino in fondo al vestito, sarebbe davvero carino se non slacciassi i bottoni, anche mostrando il mio reggiseno nero con coppe e anche se non hai notato il mio perizoma di pizzo nero). Ha iniziato a succhiottarmi il petto sopra il reggiseno nella zona nuda e mi stava stringendo il culo ragazzi, potevo solo gemere così ha detto “piccola puttana sei così sexy ma mia madre è a casa, possiamo”. divertente ‘ha detto poi ho premuto un pulsante per qualsiasi piano e ho fatto un sorriso sfacciato e ho detto “questo è quello che vedremo”, quando la porta dell’ascensore si è aperta l’ho trascinato di corsa (era fradicio non poteva aspettare) per la scala antincendio, poi ho cominciato a camminare togliendomi il vestito e lui si è tolto i pantaloni, io mi sono avvicinata a lui e l’ho baciato sul collo, mordicchiandogli il lobo dell’orecchio e baciandolo mentre le mie mani correvano sul suo pene ancora coperto dalle mutande, poi ho smesso di baciarlo e ho cerchiato le sue mutande gli ho chiesto “non mi lascerai succhiare per favore, farò quello che vuoi” è stato allora che l’ho detto e lui si è tolto le mutande non ho potuto farci niente sono caduto di faccia ero così eccitato per leccargli la testa dal cazzo che l’ho fatto’ non mi ero nemmeno accorto che c’era qualcun altro presente tesoro per fortuna era l’ascensore che portava fuori la spazzatura, quando ha visto la scena ha riso sexy e ho detto “quando ho chiamato sei una puttana, non pensavo di essere così a posto piccola” e poi l’aggressore ha spinto la mia bocca contro il cazzo del mio ragazzo facendomi intero e poi deglutendo, poi il ragazzo ha detto di nuovo solo questa volta al mio ragazzo “sei una troia, divertiti” e mi ha dato uno schiaffo sul culo, e me ne sono andato, e mi ha fatto bagnare, quindi anche no, ho smesso di succhiarlo al mio ragazzo, dopo un po’ ho smesso di succhiarlo e appena mi sono tolto il reggiseno. ho iniziato a dargli lo spagnolo (dato che le mie tette erano piccole coprivano solo metà del cazzo del mio ragazzo) quando è venuto mi ha strappato le mutandine mi ha afferrato il sedere e mi ha fatto sedere sulla ringhiera con le gambe divaricate si è accovacciato un po’ e ho messo le mie gambe sulle sue spalle e ho iniziato a succhiarmi ma lui ha succhiato con riluttanza e poi ho visto arrivare qualcuno e sì, era il ragazzo nell’ascensore e poi ha detto al mio ragazzo “amico succhiati il ​​clitoride” e ha continuato a guardarmi. il mio ragazzo ha detto “non per oggi sto bene” quindi il bel ragazzo nell’ascensore ha dato un preservativo al mio ragazzo, poi lui stesso ha detto “Biazinha putinha ha 4 anni” ovviamente avevo 4 anni in quel momento durante questo periodo lui ha preso il preservativo e ha iniziato a scoparmi e io gemevo molto forte poi il bravo ragazzo in ascensore ha detto che doveva tornare da sua moglie per non sorprendermi per il ritardo e mi ha detto che mi ha baciato, dopo un po’ e con vari segni rossi nel culo per via degli schiaffi del mio ragazzo è venuto mi ha fatto un nodo al preservativo mi sono girato verso di lui e lui mi ha baciato e mi ha detto “grazie stronza vestiti in fretta perché ci abbiamo messo tanto tempo e mia madre è mi sorprenderà” Mi sono messo i vestiti, mi sono sistemato i capelli e ovviamente sua madre è rimasta sorpresa dal ritardo, ma presto ho sbottato “siamo rimasti bloccati in ascensore”.

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Ed è stata la mia prima volta…

Se vuoi altre mie storie, lasciale nei commenti perché sono sicuro che ce ne sono alcune.

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