Regalo del cugino – Racconti erotici

di | 20 de Maggio, 2023

È tradizione che ogni Natale riceviamo tante persone, la mia casa è piena e per qualche giorno tutto diventa caos.
Ho una cugina, Sarah, che viene sempre a stare, ha solo un anno più di me, 19 anni, abbiamo vissuto insieme da bambina, ha la pelle chiara, il suo corpo è bellissimo, molto piccola e allegra. le cosce snelle e ben modellate, le natiche piccole e tornite, i seni a punta, la vita sottilissima, il ventre morbido, i capelli neri, il viso dritto e lungo e delicato, gli occhi castano chiaro, la bocca piccola con la parte superiore labbro carnoso, naso piccolo con un piercing d’argento nel setto.
D’altra parte, sono un ragazzo bianco magro con gli occhiali, i miei capelli sono sempre raccolti in uno chignon biondo, mi piace pattinare, ascoltare musica, giocare ai videogiochi ed essere un nerd.

In passato io e Sarah abbiamo avuto le nostre prime esperienze sessuali insieme, il primo bacio che ci siamo dati non sapevamo nemmeno cosa fare con le nostre lingue, poi abbiamo continuato ad esplorarci a vicenda in giochi perversi che facevamo di nascosto, (a parte dal momento in cui sua madre ci ha sorpreso a toccarci in bagno e ha predicato che era proibito tra cugini), ovviamente, questo ci ha solo infastidito ancora di più.
A volte lei mi mostrava il culo o le tette e io mostravo il mio cazzo duro, questo gioco continuava fino al giorno in cui le baciavo i piedi, lo adorava, anche a me, oltre a essere divertente, era facile e potevamo avventurarci giocare all’estero. posti più pericolosi, tutto diventava motivo di fuga, anche solo per lui per leccarti la pianta del piede, eravamo entrambi eccitati, ma non andavamo oltre.

Ma questo Natale Sarah con me era diversa, non ci vedevamo da quasi un anno, il suo corpo era cambiato, il suo viso era più magro, le sue curve più pronunciate, solo i suoi piedini perfetti erano rimasti gli stessi, quando mi disse che iniziato ad avere un figlio ero devastata al pensiero di perdere il mio partner arrapato.
Abbiamo continuato a parlare intimamente, mi ha raccontato tutto della sua vita scolastica e del nuovo ragazzo, sembrava innamorata e io mi sono astenuto dal chiamarla per uno dei nostri giochi, ho rispettato il suo tempo e non ho detto niente al riguardo.
Passarono quattro giorni così, era difficile stare da soli, c’erano sempre altri cugini in giro, il nostro hobby era giocare ai videogiochi sdraiato in soggiorno, il suo piedino che si trascinava lì, prendendomi in giro per il solo fatto di esistente. , mignoli delicati in una scala perfetta, unghie sfilacciate dipinte di rosso negli angoli, collo del piede carnoso e arcuato, e il mio preferito, le rughe infinite sulla pianta dei piedi, leggermente rosa, tacchi secchi ai bordi, mi girava la testa a guardarli muoversi nell’aria, a volte si grattava la pianta del piede destro con il pollice sinistro, io non potevo farne a meno e correvo in bagno.
Arrivò la vigilia di Natale, la grigliata iniziò presto a pranzo con tutti i ragazzi che bevevano e ridevano e dicevano sciocchezze, c’è stato un momento in cui lei si è voltata verso di me con una faccia misteriosa e ha detto:

– Ho un regalo per te che penso ti piacerà.
– Quello? Dimmi.
– È una sorpresa.
Ho insistito perché me lo dicesse, ma lei è felice di ridere e alla fine mi sono rifiutato di chiedere, mi ha detto che questo pourrait è un nuovo jeu, un cd, una maglietta, non lo so.
Passato il giorno e arrivata la notte, ho notato che non si toglieva mai le scarpe da ginnastica, indossava un top rosso all star e un calzino al polpaccio a righe bianche e rosse, anche quando era ora di fare il bagno ho notato che si accovacciava giù, ha appena cambiato la maglietta e i pantaloncini con un vestito rosso e lei ha tenuto le scarpe da ginnastica, quando è tornata aveva trucco occhi da gatto e rossetto rosso, una versione lolita di Babbo Natale.
Ero molto curiosa di sapere cosa mi avrebbe regalato, mentre mi scambiavo i regali, il mio cuore batteva forte quando vidi Sarah che veniva verso di me con una scatola, mi abbracciò e sussurrò:
– È solo un ricordo, il tuo regalo arriverà dopo.
Per qualche ragione il mio cazzo ha risposto a quella frase con un impulso involontario, ha sentito la cattiveria di quelle parole, sono riuscito a malapena a esprimere una reazione quando ho aperto la scatola e ho visto che mi aveva regalato un nuovo set di ruote in gel per il mio skateboard .
Arrivò la mezzanotte e tutti gli zii erano già sull’orlo di tanto alcol, anche tra i cugini rubavamo delle birre e le bevevamo di nascosto, a poco a poco la comitiva cominciava a miagolare, i primi cominciavano ad andare in camera da letto o dormire fino a tardi In soggiorno, come nel caso della madre di mio cugino, la zia ispettore russava sonoramente avvolta sul divano.
Sarah ha tirato il carro:
– Penso che andrò a dormire, sono esausto.
– Penso che andrò anch’io, ho un po’ di vertigini. – risposi fingendomi assonnata, in fondo pensavo solo al mio dono segreto.
Lo stesso hanno fatto gli altri cugini, ci siamo salutati e ognuno è andato in camera sua, prima mi sono lavato i denti e mi sono sdraiato sul letto, l’ho fatto fingendo di dormire mentre guardavo Sarah che si muoveva mentre entrava in camera da letto e chiudeva il porta: in silenzio, prima si è seduta sul bordo del letto e si è tolta la sua All Stars rossa, poi si è alzata e mi ha voltato le spalle, si è tolta il vestito, ho avuto il piacere di vedere il suo perizoma rosso infilato nella quel culo avido, nel buio della stanza, quell’immagine è bastata a darmi fuoco al cazzo.
Sarah ha afferrato una vecchia maglietta che indossava come pigiama, l’ha indossata e si è avvicinata a me, sdraiata a pancia in giù sotto le coperte, di fronte a me, con i piedi ancora nelle stesse calze a righe rosse e bianche che si era assicurata di non indossare. . tutto il giorno ha messo entrambi i piedi vicino alla mia faccia e ha detto:
«Il tuo regalo di Natale, cugino.
Mi ha colpito subito, quei piedi deliziosi sarebbero stati miei, i giorni di tortura erano finiti e soprattutto, Sarah sa quanto apprezzo l’odore dei piedi, per me, il vero odore dei piedi. Sporco tra le pieghe e le dita dei piedi, è tutto da divorare, è un piacere imbattibile.
L’unica luce nella stanza proveniva dall’aria condizionata ma vedevo perfettamente la curvatura dei suoi piedini che mi aspettavano dentro le calze, non avevo fretta, mi sdraiai su un fianco nel letto e avvicinai il naso a le piante dei miei piedi. le sue calze, l’odore forte che invadeva non solo il letto, ma tutti i miei pensieri, non lo sopportavo, affondavo il viso in quelle calze, sentivo la consistenza morbida e bagnata del mio regalo, avevo gli spasmi respiro profondo, i miei occhi roteavano all’indietro, continuavo ad annusare forte, cercando con il naso dove fossero le sue piccole dita, non volevo perdermi nulla di questo momento.
– Mi sei mancato? Sarah chiese sfacciatamente.
“Molto, come diavolo mi stai facendo questo? – Sono evacuato senza perdere la concentrazione sentendo i suoi calzini, ha mosso le sue piccole dita per provocarmi.
“Pensi che non abbia notato il modo in cui mi guardavi i piedi?” Malizioso. Non c’era giudizio nel tono della sua voce, solo desiderio.
– Ti ho davvero guardato, i tuoi piedi sono bellissimi, sei perfetto. – Non mi ero nemmeno reso conto quando ho rilasciato la verità, l’odore dei tuoi calzini sporchi mi ha lasciato in trance.
– Quindi divertiti. Lei ride piano.
In quel momento ha alzato i piedi e me li ha premuti contro il viso, il mio cazzo era già duro come una roccia e pulsava di lussuria, Sarah mi ha strofinato con calma i piedi sul viso, mi sembrava di sprofondare in un oceano di piacere.
Era ora di voltare pagina, con la mano afferrai la punta del suo calzino al centro dello stinco e mi abbassai lentamente, baciando ogni centimetro quadrato del corpo che si stava aprendo verso di me, i peli della sua gamba si rizzarono, io allungato per il suo tallone, vedere questo prezioso mi stava facendo impazzire, ho sculacciato senza pietà, gliel’ho messo tutto in bocca, lei ha gemito, poi ha fatto scorrere la lingua lungo i suoi contorni, bagnando le parti secche, sentendo il ruvido diventare dolce, il sapore salato era meraviglioso, potevo passare tutta la notte sui suoi tacchi, prima che l’altra si ingelosisse, le afferravo l’altro piede e ripetevo il movimento, mi sembrava ancora più delizioso, quando ne prendevo dei piccoli morsi, lei reagiva e cercava di prendere il mio piede fuori piede dalla mia bocca, ma l’ho ritirato velocemente, lei rise e spinse il sedere, rilassata sul letto, gli occhi chiusi, mordendosi le labbra carnose.
Le calze cominciarono a cadere naturalmente, quando me ne accorsi, le stavo già leccando piega per piega le sue piante perfette, avevo la sensazione che i suoi piedi non fossero mai stati così buoni come allora, era come se avesse imparato a farlo. ancora più succoso.
Quando sono arrivato in cima ai suoi piedi erano carnosi e succosi, nella grande piega al centro ho fatto scorrere forte la lingua, ho riempito quella vena e ho succhiato il suo nettare. Ho prestato particolare attenzione ai calli secchi vicino al mignolo. Ho notato che ha abbassato il braccio e si è messa una mano sulla figa, Sarah ha iniziato a masturbarsi dimenandosi lentamente, questa scena era il paradiso, ho tirato fuori il cazzo e ho cominciato a toccarne uno anch’io, il desiderio era di togliere il lenzuolo che ci copriva, ma cos’altro quel che restava della coscienza ci ricordava che la madre di Sarah era ancora sul divano a il soggiorno.
Il calzino quasi cadde mentre il mio naso affondava nel mezzo delle sue dita dei piedi, ma tenni duro, il profumo era forte su di lui, soprattutto, feci un respiro profondo, la testa mi girava in uno stato di stordimento. Ho preso un altro raffreddore dentro il calzino prima di salutarlo, ancora una volta il forte odore dei suoi piedi mi ha quasi fatto venire, ho smesso di toccarne uno e ho solo massaggiato la borsa, ho ripetuto il processo con l’altro piede, cercando di registrare quella sensazione nella mia memoria a sempre.
Quando ho capito di avere due bellissime suole a 12 pollici dalla mia faccia, ho afferrato quei piedi con una tale lussuria che Sarah quasi gemette ad alta voce, portandosi la mano alla bocca e ridacchiando, ci siamo scambiati sguardi intensi, solo io. Mi colpii le tirai fuori tutta la lingua, le imbrattai le piante dei piedi da un capo all’altro, le misi tutto il tallone in bocca, provai a leccare ogni linea rugosa del suo piede, ogni dito Sarah emise un nuovo gemito.
Ho prestato particolare attenzione alle sue meravigliose dita, in mezzo a ciascuna di esse c’erano ancora i peli dei suoi calzini, sembravano la polpa di un frutto esotico, quando le ho afferrato il pollice, sorpresa, Sarah ha deciso di fare lo stesso con il mio cazzo, il mio turno di trattenermi per non gemere ad alta voce, mi ha fatto una faccia maliziosa, ha aggiustato la sua posizione sul letto, si è girata su un fianco, si è scostata i capelli dal viso, il lenzuolo si è staccato da noi, né di noi si è preoccupato, mi ha succhiato di nuovo mentre mi offriva il piede sinistro, ho ricominciato a mordermi il dito.
Entrambi l’abbiamo succhiato per quella che sembrava un’eternità, volevo farla venire, ho spostato la mia mano su per la sua gamba, ho aperto lo spazio tra i pantaloncini e le mutandine e ho iniziato a toccarle la figa, ho notato che era completamente spalmato, ho portato più sperma che potevo con le dita e gliel’ho strofinato sui piedi, poi l’ho leccato con piacere, Sarah mi ha attorcigliato il dito e mi ha premuto il piede forte contro il viso, mi sono messo tutte e cinque le dita in bocca, lei impazzì e iniziò a succhiarmi come una matta, la sua mano mi strinse il cazzo e accompagnò il movimento delle sue labbra esperte, anch’io avevo una tecnica infallibile, le infilai forte l’indice nella figa e con il pollice le strofinai il clitoride, mi sussurrò di Me:
“Sto arrivando, figlio di puttana.” sussurrò Sara.
– Dai, vienimi sul cazzo. – mi ha tirato su di morale.
Ha iniziato a gemere un po’ più forte, ha smesso di succhiarmi, ha strangolato il mio cazzo così forte con la sua mano, ho chiesto silenzio, ma non le importava, il suo piede ha iniziato a tremarmi in faccia mentre lo sperma schizzava tra le mie dita, L’ho quasi fatto. non venire insieme
Aspetto qualche secondo e chiedo:
– Vogliono di più?
Mi guarda sorpreso, ritorna il sorriso immodesto, lo stesso che condividevamo da bambini, non avevamo limiti per lamentarci.
– Certo che lo voglio.
Abbiamo riso della situazione, si è alzata, ha chiuso a chiave la porta della camera da letto, si è tolta i pantaloncini, le mutandine inzuppate ed è tornata a letto, si è mossa decisa, ho pensato di alzarmi, ma mi ha spinto giù, il mio cazzo era ancora duro . come l’inferno.
– La tua donazione non è terminata. – Sarah si prende gioco di me potenziato.
Era come un sogno, si avvicinò al letto come un gatto, si mise a quattro zampe e scivolò tra le mie gambe divaricate, mi sollevò la camicia e c’era la sua piccola figa succulenta, il suo culetto rosa, con pieghe perfette e ordinate, era difficile da toccare, sembrava ancora così eccitata che mi ha dato, i suoi piedi si sono adattati al mio cazzo, le sue piante mi hanno mostrato, hanno iniziato a salire e scendere, un footjob al contrario di quelli che vedi solo nei film porno, Sarah spiata sulle mie reazioni e rise dolcemente.
A poco a poco ha iniziato ad avvicinare il suo culo al mio cazzo, il gioco era delizioso, non potevo sopportare il desiderio di entrare direttamente nella sua figa, ma aveva il controllo, e solo quando non poteva sopportare il desiderio di lei. Ho lasciato che la sua figa inghiottisse il mio cazzo, era calda, morbida, le suole ancora lì, esposte, Sarah ha iniziato a cavalcare. La sua figa era in fiamme mordendo il mio cazzo, di consistenza morbida e viscosa, il suo culo andava su e giù desideroso di sguazzare, entrambi dovettero coprirsi la bocca per non gemere forte.
– Che cazzo di piacere. – Gli ho confessato.
– Mangiami bene, cugino. Sarah sussurrò tra i gemiti.
Sarah ha lasciato andare il cazzo fino in fondo. Ho sentito la parete del suo grembo il suo culo strofinare contro il mio pube. Sembrava voler mettere insieme anche i testicoli. volentieri, ho avuto una visione privilegiata della sua figa che si muoveva avanti e indietro, tesoro, il suo culo mi stava mettendo in mostra, non ce la facevo e ho iniziato a giocarci con il pollice sopra, dal gemito che Sarah ha emesso, le è piaciuto. la battuta, a poco a poco il mio dito stava trovando spazio nel suo buco del culo, quando mi sono accorto che c’avevo già tutto il mio dito dentro, Sarah si stava mordendo le braccia del suo buco del culo per non urlare di desiderio.
– Mi fa venire voglia di venire. – annunciai cercando di pensare ad altro, ma vedere Sarah in questo stato è stato fantastico.
– Aspetta, non venire. – Ha interrotto il movimento all’istante, il mio dito è scivolato fuori dal suo culo velocemente come la sua figa è scivolata via dal mio cazzo, sono rimasto lì a desiderare di più, non ero pronto per una separazione troppo brutale.
– Non vuoi? – chiesi ansioso.
Sarah ridacchiò mentre si sdraiava sul letto, si voltò verso di me, io provai ad alzarmi, mi mise un piede sul petto e mi spinse di nuovo sul letto, venne lentamente, strofinando il sedere contro la mia gamba, i suoi piedi si arrampicarono su. . sopra di me mentre lei si sedeva sopra di me, mi ha messo il mio cazzo con il mio nella figa, senza entrare, e continuava a strofinare, le piante dei suoi piedi hanno trovato la mia faccia, lì mi stavano facendo impazzire di nuovo, l’odore di chulezinho persisteva ancora nel mezzo delle tue dita.
Sentire il suo peso su di me era troppo bello, Sarah si è masturbata due volte, con la mano sulla clitoride e con il mio cazzo come un hot dog incastrato nelle sue grandi labbra, ha giocato a corrompermi la faccia con i suoi piedi. Le ho fatto uscire la lingua mentre muoveva le piante dei piedi su e giù allungando il mio viso in forme strane e sorridendo maliziosamente quando mi ha visto disteso mi ha chiesto di succhiarle il tallone ha iniziato a perdere il controllo e ha gemuto più forte quando ha messo tutte le dita dentro un piede in bocca, mi ha spinto senza pietà in gola, si è divertito a vedermi ansimare, quando mi ha tolto il piede dalla bocca tutto stava sbavando, mi ha colpito forte sulla guancia con la suola, il bruciore è entrato onde e mi ha spinto ancora di più.
– Era gustoso? – Mi ha preso in giro, continuava a toccarsi la figa.
– Molto. – Era delirante dalla lussuria.
“Vuoi più odore di piedi, cugino?” chiese Sarah in tono autorevole, infilando il mio naso nel mio con le dita dei piedi e stringendo forte.
– Voglio scoparti, lascia che ti scopi cugino, per favore. – Sono riuscito a parlare in mezzo a questa oasi di podologia.
– Te lo meriti? – Ha scherzato. – Fammi vedere se è pronto.
Nella stessa posa seduta in cui era sopra di me, Sarah spostò le braccia e il corpo all’indietro, ancora tra le mie gambe, i suoi piedi scendevano lungo la mia faccia fino al mio cazzo, completamente inzuppati nella sua figa.
– Allora, cosa ne pensate? – ho chiesto entrando nel gioco.
Sarah ari, a cominciò ad accarezzare ma morde avec ses pieds pulpeux, à partir de cette position, elle avait beaucoup plus de controle, ma bite s’inscrivait entre ses semelles froissées, de haut en bas, Sarah savait comment rendre quelqu’un crazy .
– Penso che tu sia un pervertito. – Sembrava ipnotizzata dal mio cazzo duro.
Giocava con le dita sulla testa della tartaruga e sulle mie palle, anche sulle mie natiche giocava con il mignolo, faceva una risata maliziosa, sosteneva le sue gambe con le mani e ricominciava a masturbarmi a ritmo.
“Allora mi mangerai? – Sarah si è tolta la camicia del pigiama, guardandomi con aria di sfida, i suoi seni erano duri, vederla completamente nuda mi stava facendo perdere completamente il controllo.
Non ho detto niente, mi sono solo inginocchiata sul letto, Sarah si è sdraiata e ha allargato le gambe, i suoi piedini fluttuavano nell’aria, le ho aggiustato l’anca, le ho accarezzato la clitoride con il mio cazzo, lei gemeva, ho giocato con la testa del cazzo un po’ per le piccole labbra prima di metterla per sempre, quando il cazzo è entrato mia cugina ha alzato gli occhi al cielo.
– Mangiami gustoso, cugino, mangia. – pregò Sarah posseduta dallo spirito malizioso.
Ho iniziato lentamente, forte, lei mi ha messo i piedi sul petto, si è pizzicata i capezzoli e mi ha guardato negli occhi, ho guardato indietro, ho aumentato il battito della scopata, gemeva forte, le ho coperto la bocca, ho accelerato il cazzo, Sarah ha cominciato a leccarmi le dita, ha preso due dita e ha cominciato a succhiare come un cazzo. colpisco forte, le mie palle le hanno colpito forte il culo. Sarah sembrava un hentai giapponese con la lingua fuori e gli occhi roteanti. Mi sono seduto sul letto. Mi ha sbattuto di nuovo la suola in faccia.
“Leccami il piede, figlio di puttana.” – ordinò Sarah, afferrai velocemente un piede e cominciai a leccarlo. – Andiamo, merda, merda. – la incoraggiò.
Mi sentivo in paradiso, mangiandole la figa e leccandole i piedi, le sue tette che rimbalzavano, la sua faccia perversa, ha ricominciato a giocare con la sua figa, mi ha messo l’altra suola in faccia, ho unito le sue dieci dita sul mio naso e ne ho presa una profondo respiro d’aria, il supremo nettare che ne esalava mi riempì completamente, notai che mi si rizzavano i peli sulle braccia e sul collo.
Abbiamo scopato in questa posizione per un po’, a volte rallentavo e mettevo solo la testa del cazzo, lei rideva e chiedeva di più, la prendevo in giro dandole una sola spinta e fermandomi, poi lei metteva tutto su di me. Un’esplosione e ho scopato di nuovo con ritmo, in questo gioco di mangiarla, Sarah è venuta altre due volte prima di prendere la difficile decisione che questa troia doveva finire.
Ho spinto forte, ho guardato la sua figa acquosa, arrossata da tanto cazzo, ma Sarah era ancora lì, ad ogni sborrata diventava più sexy e carina, sdraiata sul letto, lasciandomi libero di fare quello che volevo con lei. corpo, gli ho tolto il piede dalla bocca e ho detto:
– Vengo, non posso più. – annunciai quasi triste di dover smettere di scopare.
– Dove vuoi andare? – Ha chiesto al culmine del cattivo.
Quella era la domanda che volevo sentire, ho smesso di leccarle la figa, ho messo i piedi sul mio cazzo, Sarah ha capito subito e ha cominciato a masturbarmi con un movimento rapido e brutale, mi sono trattenuto il più possibile per non gemere forte, Ho cominciato a sborrare su tutta la sua pancia, i suoi seni, il suo viso e i suoi capelli, la fine dello schizzo ha coperto i suoi piedi miracolosi, il regalo di Natale più sensazionale di sempre Sarah si è assicurata di leccare lo sperma che le colava dalle dita e mostrarmelo bellissima vista finale, poi abbiamo respirato, lei si è alzata, si è vestita, è andata nel bagno della stanza ed è tornata con la notizia che la casa era ancora silenziosa, a quanto pare la nostra scopata era stata un successo, a quanto pare…

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